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Navi da guerra all’Egitto, la “nuova” politica estera di Luigi Di Maio Navi da guerra all’Egitto, la “nuova” politica estera di Luigi Di Maio
In arrivo anche un prestito per Al-Sisi da un pool di banche italiane per l’acquisto di altre armi Arriva in questi giorni al Cairo... Navi da guerra all’Egitto, la “nuova” politica estera di Luigi Di Maio

In arrivo anche un prestito per Al-Sisi da un pool di banche italiane per l’acquisto di altre armi

Arriva in questi giorni al Cairo “Al Galala” la prima delle due fregate italiane classe FREMM, acquistate da Al-Sisi per un miliardo e cento milioni di euro. Le due fregate, costruite da FinCantieri, erano state acquistate dalla Marina Italiana, già battezzate e quasi pronte per il varo, quando Al Sisi si diceva interessato al loro acquisto. La seconda fregata sarà consegnata in primavera. Ma è solo l’inizio. Difatti, l’Egitto sta per acquistare 24 aerei M-346 da addestramento prodotti da Leonardo. Aziene italiane inoltre sarano coinvolte nella costruzione di fabbriche di armi per Al-Sisi.

Di Maio sta anche trattando un prestito all’Egitto da parte di un pool di banche italiane, coordinate da SACE (Agenzia Italiana per lo Sviluppo dell’Esportazione). Dulcis in fundo, nell’ambito di questo accordo commerciale, il cui valore supera già di base gli 11 miliardi di Euro, è previsto l’intervento di personale italiano che dovrebbe addestrare i militari egiziani nell’utilizzo delle apparecchiature più sofisticate.

Sembra di tornare ai vecchi tempi del Ministro Spadolini, che veniva definito ‘piazzista d’armi’ per la sua indefessa attività di commesso viaggiatore dell’industria bellica italiana. Questa, in memoria di Giulio Regeni, la “rivoluzione gentile” che il M5S aveva promesso agli italiani…

Franco Slegato