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Perché ci ammaliamo di cancro (e come smettere) Perché ci ammaliamo di cancro (e come smettere)
Fabrizio Zani Prima che a qualcuno venga in mente di chiedermi “sei oncologo tu?” preciso che questo non è propriamente un articolo medico, ma... Perché ci ammaliamo di cancro (e come smettere)

Fabrizio Zani

Prima che a qualcuno venga in mente di chiedermi “sei oncologo tu?” preciso che questo non è propriamente un articolo medico, ma soltanto una riflessione a base di logica e buonsenso.

Da decenni, forse da oltre mezzo secolo, i più prestigiosi scienziati de mondo (biologi, virologi ecc.) sono alla spasmodica ricerca di cure per “il male del secolo”.

Qualche risultato stato raggiunto con l’introduzione di chemioterapie sempre più mirate e altri metodi di tipo essenzialmente ormonale (oltre a tecniche chirurgiche avanzatissime) ma a diagnosi è praticamente sempre infausta. D’altra parte, risulta decisamente difficile cure una patologia se non si parte dalla domanda base: da dove proviene?

Sono le stesse istituzioni sanitarie a porre correttamente l’accento sulla “prevenzione” quale strumento principe per fermare la diffusione del cancro, anche se, curiosamente, quando parlano di prevenzione normalmente si riferiscono alla “diagnosi precoce” e non a uno stile di vita individuale sano. Sì, viene detto di evitare il fumo, magari l’alcool, ma questo è tutto.

Eppure.

Eppure l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), che fa parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stila e tiene aggiornato un rapporto dettagliato sulle “sostanze cancerogene” utilizzate nell’industria, con cui veniamo quotidianamente a contatto.

Pur precisando che di questa agenzia, e in generale dell’OMS, chi scrive non ha la minima fiducia, e pur considerando l’elenco che alleghiamo incompleto e per molti versi discutibile, la conclusione che si trae dopo averlo letto, anche sommariamente è questa:

Perché mai non se ne vieta l’uso?

Se è provato, e per molte di queste sostanze si ha addirittura la certezza, che venirne a contatto CAUSA la formazione del cancro, che senso ha lsciarle in circolazione, quindi farci ammalare, e pos pendere milaardi in ricerca e cure scarsamente efficaci?

Una risposta possibile a questa obiezione è che il sistema industriale ne è talmente dipendente che vietarle significherebbe creare una grave crisi economica. Un po’ il motivo per cui lo stato italiano perette all’ILVA di Taranto di uccidere quotidianamente i cittadini, per garantire la produzione. Ma se si utilizzassero tutti i soldi che vengono risparmiati in ricerca e cure dei malati, ecco che come per incanto spunterebbero tutti gli incentivi necessari a convertire le produzioni. E qui il vostro cronista vi risparmia ogni considerazione di tipo monetario rimandandovi essenzialmente agli studi di Mosler sulla moneta cosiddetta “fiat” (ossia emessa senza alcun corrispettivo).

In conclusione, si potrebbero rimuovere le cause di scatenamento del cancro semplicemente dando seguito a studi da tempo effettuati, ma mai concretamente utilizzati. al lettore chiedersi perché, e darsi una risposta basata su logica, buonsenso… ed esperienza. F. Z.

Elenco delle sostanze cancerogene (Compilato con CHAT GPT)