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Di Massimo Franceschini Dichiarazione di Tucker Carlson, famoso per aver intervistato Putin, sull’arresto di Durov: “Pavel Durov ha lasciato la Russia quando il governo...

Di Massimo Franceschini

Dichiarazione di Tucker Carlson, famoso per aver intervistato Putin, sull’arresto di Durov:

“Pavel Durov ha lasciato la Russia quando il governo ha cercato di controllare la sua società di social media, Telegram. Ma alla fine, non è stato Putin ad arrestarlo per aver permesso al pubblico di esercitare la libertà di parola. È stato un paese occidentale, un alleato dell’amministrazione Biden e un membro entusiasta della NATO, a rinchiuderlo. Pavel Durov è in una prigione francese stasera, un avvertimento vivente per qualsiasi proprietario di piattaforma che si rifiuti di censurare la verità su richiesta di governi e agenzie di intelligence. L’oscurità sta calando rapidamente sul mondo un tempo libero”.

Questa è la realtà delle cose ad oggi, ma io preferisco come sempre cercare di aprire lo sguardo per compiere una riflessione che dovrebbe essere utile politicamente: con i social media, ma ancor prima con la televisione “plagiata” dalla mania pseudo-realistica, chi governa le agende globali ha prima favorito una cultura di possibilità per delle apparenti libertà, mai bilanciate dalle relative responsabilità che ogni libertà comporta, come dovrebbe anche quella della libera espressione: se ti insulto potrei dover rispondere del mio atto contrario alla tua dignità. Capite che questo caos “liberale” fatalmente porta ad essere sbilanciato nei suoi usi e commenti a secondo delle convenienze politiche, ma come per tutte le cose, alla fine sta servendo per una restrizione generalizzata e totalitaria di quelle apparenti libertà concesse dalla tecnica, veri e propri ami a cui delle società civili sempre più incapaci di pensare civilmente e politicamente hanno fatalmente abboccato. Buona censura tecnodistopica a tutti.
(AI free)

25 agosto 2024