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Travaglio su Craxi: del Craxi politico è migliore il Craxi imputato. Che riposi in pace ma esempio da non seguire Travaglio su Craxi: del Craxi politico è migliore il Craxi imputato. Che riposi in pace ma esempio da non seguire
In un recente editoriale Marco Travaglio distrugge il famoso luogo comune “era meglio quando si stava peggio“, in particolare parlando di Bettino Craxi, per... Travaglio su Craxi: del Craxi politico è migliore il Craxi imputato. Che riposi in pace ma esempio da non seguire

In un recente editoriale Marco Travaglio distrugge il famoso luogo comune “era meglio quando si stava peggio“, in particolare parlando di Bettino Craxi, per quello che l’ex Presidente del Consiglio ha fatto coi denari illeciti ma anche per il suo atteggiamento rispetto alle politiche internazionali. E al programma della “sette” condotto dalla Gruber rimarca i punti salienti del suo giudizio:

“non si è mai visto in Europa un politico che è stato Presidente del Consiglio e Segretario di un partito che si sottrae alle sentenze del suo paese per fuggire all’estero. Credo che nel mondo lo abbia fatto soltanto Fujimori, (Alberto Fujimori, ex presidente del Perù e in seguito dittatore, fra il 1990 e il 2001)”.

Continua Travaglio: “Craxi è un signore che è morto latitante con due condanne definitive per prescrizione, finanziamento illecito a 10 anni e con altre sentenze provvisorie che lo condannavano ad altri 14 anni e mezzo; se fosse tornato in Italia sarebbe finito dentro e avrebbero buttato la chiave”.

“Io non so che cosa ci sia da riabilitare (la domanda della Gruber sulla riabilitazione o meno di Craxi faceva parte del dibattito del programma). Io l’altro giorno ho fatto un pezzo al netto delle tangenti, al netto dei tre conti in Svizzera, al netto dei 40 miliardi di lire sui conti personali per le sue spese personali, e ho esaminato il Craxi politico di cui molti hanno nostalgia: il Craxi politico è peggio del Craxi imputato, ne ha fatte di tutti i colori, stasera ricordavamo Sigonella… Sigonella è stata una vergogna! Perché terroristi palestinesi avevano sequestrato una nave italiana, la Achille Lauro, avevano assassinato un anziano ebreo paralitico sulla carrozzella, Leon Klinghoffer, avevano buttato il cadavere in acqua lasciando la scia di sangue visibile lungo la chiglia della nave e Craxi si mise d’accordo con Arafat per garantire l’impunità al capo della banda che aveva fatto quello scempio, Abu Abbas, che è stato sottratto agli americani nella base di Sigonella con l’impegno di processarlo in Italia, poi è stato caricato su un aereo militare, regalato a Belgrado che lo ha a sua volta regalato a Saddam Hussein. E quando è stato preso Saddam Hussein dagli americani nei primi anni ’90, hanno trovato Abu Abbas ospite di Saddam in una villetta in una periferia di Bagdad”.

“Questa è la politica estera di Craxi”, conclude Travaglio, “il quale riuscì a schierare l’Italia in alleanza coi generali argentini, quelli dei desaparecidos, isolando l’Italia in Europa, perchè tutto il resto dell’Europa stava con la democrazia della signora Thatcher nella guerra delle Falkland… noi eravamo amici dei generali argentini, e se questo è il politico che dobbiamo rimpiangere io non ho nulla da rimpiangere. Penso sia il caso di farlo riposare in pace, perché non ha nulla da insegnare ai politici di oggi… se non le cose che non bisogna fare.

Non riabilitato insomma.

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