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L’assoluzione di Virginia Raggi affossa le manovre Di Maio – Zingaretti su Roma L’assoluzione di Virginia Raggi affossa le manovre Di Maio – Zingaretti su Roma
Dopo settimane di silenzio assoluto, senza una sola parola di vicinanza (diversamente da quanto fatto e dichiarato dall’ala Di Battista – Lezzi del M5S)... L’assoluzione di Virginia Raggi affossa le manovre Di Maio – Zingaretti su Roma

Dopo settimane di silenzio assoluto, senza una sola parola di vicinanza (diversamente da quanto fatto e dichiarato dall’ala Di Battista – Lezzi del M5S) Luigi Di Maio prorompe in “urla di giubilo” dopo l’assoluzione in Appello di Virginia Raggi, per l’ormai antica vicenda delle nomine al comune di Roma. Era di ieri la dichiarazione di Calenda, che raccontava di come al Nazareno aspettassero la condanna di Virginia Raggi per poter dare il via al tandem PD-M5S per il Campidoglio.

Virginia Raggi ha immediatamente commentato l’assoluzione attaccando frontalmente l’ala filo-PD del Movimento, accusando il governo di averla lasciata sola nella sua battaglia per rilanciare Roma, e irridendo il tentativo di Maio di ‘salire sul carro del vincitore’.

La sentenza di appello ha confermato ciò che i giudici di primo grado avevano già detto a chiare lettere, e cioè che le nomine della Raggi non erano state viziate dai rapporti di parentela (come aveva invece sostenuto la Procura) ma erano invece completamente legittime.

La lotta a coltello fra Di Maio e la Lombardi da un lato (alleati strategicamente in Lazio e a livello nazionale col PD di Zingaretti) e gli ‘ortodossi’ – non va dimenticato che a capo della sua segreteria politica la Raggi ha nominato Max Bugani, critico feroce dei Di Maio – si concentra ora sulle elezioni comunali romane, dalle quali la sindaca uscente sarebbe stata automaticamente esclusa in caso di condanna. Il Campidoglio potrebbe diventare l’ultimo ridotto di una battaglia giocata dal clan Di Maio senza alcun rispetto per il regolamento e i principi fondamentali del M5S, si pensi solo alla trasparenza, totalmente negata in occasione degli Stati Generali, dei quali ancora non si conosceranno mai ufficialmente i dati delle votazioni.

Una rielezione di Virginia Raggi è, a questo punto, molto probabile.

Franco Slegato