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L’Aja: non fu Hezbollah ad assassinare il premier libanese… o forse sì? Condannato solo uno degli imputati, esclusa la responsabilità del partito di Dio L’Aja: non fu Hezbollah ad assassinare il premier libanese… o forse sì? Condannato solo uno degli imputati, esclusa la responsabilità del partito di Dio
sempre più chiari i contorni della strage del porto Beirut… Fino a pochi giorni or sono i media mainstream davano per scontata la condanna... L’Aja: non fu Hezbollah ad assassinare il premier libanese… o forse sì? Condannato solo uno degli imputati, esclusa la responsabilità del partito di Dio

sempre più chiari i contorni della strage del porto Beirut…

Fino a pochi giorni or sono i media mainstream davano per scontata la condanna dei vertici di Hezbollah per l’attentato che nel 2015 costò la vita all’allora presidente libanese Rafek Hariri, esponente di punta della finanza internazionale e strettamente legato all’Arabia Saudita.

Gli Hezbollah sono una formazione armata e un partito politico, che controlla una vasta zone di Beirut e altri territori in Libano, fra cui una vasta porzione del confine con Israele.

Anche se la loro organizzazione agisce alla luce del sole e rigorosamente per autodifesa (o, in momenti di guerra civile, comunque in territorio libanese) la loro posizione integralista sciita, il loro ovvio legame con l’Iran, e il fatto di essere l’unica formazione militare araba capace di tenere testa a Israele, e respingerne gli attacchi nel sud del Libano, hanno fatto sì che Hezbollah venisse inserito nella lista nera internazionale come gruppo ‘terrorista’.

Così, su input degli Usa, di Israele e dell’Arabia Saudita, dopo che una commissione internazionale indipendente aveva escluso che la Siria (all’inizio accusata insieme a Hezbollah) e Hezbollah stesso avverso fatto uccidere Hariri, era stato costituito all’Aja un “Tribunale per il Libano”, che sulla scorta di alcune testimonianze aveva accusato dell’attentato i vertici militari di Hezbollah.

La condanna sembrava scontata, ed era attesa per il 7 agosto ma era stata rinviata “per rispetto” delle vittime dell’attentato al porto di Beirut (177 morti e 6.500 feriti9.

Casualmente, il tribunale dell’Aja dichiara oggi innocente Hezbollah come gruppo e tre degli imputati, condannando il solo presunto organizzatore, Salim Ayyash ammettendo di fatto quello che a tutti gli osservatori indipendenti sembrava molto evidente: le prove contro di loro non avevano alcun fondamento reale, non avendosi alcuna certezza su come fossero state raccolte e quindi sulla loro genuinità.

Solo che i tribunali internazionali sono normalmente dei plotoni d’esecuzione politici, in cui il diritto non viene minimamente tenuto in considerazione… l’assoluzione dei tre e del gruppo è in tutta evidenza conseguente all’avvertimento partito dal porto di Beirut. Il capo Hezbollah è rimasto l’unico minuscolo capro espiatorio quale contentino per gli Israeliani, iSauditi e gli USA, che non si scorderanno facilmente di questa sentenza.

Meglio lasciarlo perdere, Hezbollah.

Franco Slegato

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A proposito della sentenza di oggi, il presidente libanese Michel Aoun ha detto al Corriere della sera: “Attendo il verdetto. Lo rispetterò qualsiasi esso sia. Di più non voglio dire, se non rimarcare che sono trascorsi 15 anni dall’assassinio e la giustizia dopo un periodo tanto lungo non è più giustizia”. 

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