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La Grande Paura è finita La Grande Paura è finita
Per quanto ambienti strettamente legati al business delle vaccinazioni cerchino disperatamente di impedire agli italiani di ritrovare la loro serenità, agitando lo spettro del... La Grande Paura è finita

Per quanto ambienti strettamente legati al business delle vaccinazioni cerchino disperatamente di impedire agli italiani di ritrovare la loro serenità, agitando lo spettro del possibile ritorno in forze del Covid 19 (previsione basata sul nulla) possiamo affermare che la ‘grande paura’ sia finita, e che tutti noi stiamo apprestandoci a ricominciare la nostra vita, liberi e coscienti.

L’emergenza c’è stata, tutti lo riconoscono, tranne un pugno di fanatici che confonde cause ed effetti, realtà e fantasia, ideologia e manifestazione.

Il virus è arrivato all’improvviso, come se una manina dispettosa lo avesse ‘sganciato’ da un qualche laboratorio: e del resto le riviste scientifiche sono piene di virus ‘chimera’ creati nei laboratori di mezzo mondo allo scopo, si dice, di prepararsi alle pandemie.

Bene, a questa pandemia (nonostante le numerose varianti ‘chimera’ esistenti del Corona Virus) non eravamo preparati, sotto nessun aspetto.

La débacle dei più famosi virologi, incapaci di prevedere l’evoluzione (e anche la fine) dell’epidemia, in un tutti contro tutti che ha nuociuto alla cosiddetta comunità scientifica 1000 volte di più delle prove della sua inaffidabilità sciorinate quotidianamente dai cosiddetti complottisti… la loro débacle è incancellabile, e sulle loro spalle (molti onori, quindi molti oneri) pesa in gran parte l’esorbitante numero di morti per una patologia che era curabile e guaribile.

Si regista poi la débacle della sanità lombarda, che perde completamente la sua fama di ‘eccellenza’, grazie, soprattutto, alla devastante incapacità dimostrata dalla politica regionale, che ha lasciato morire migliaia di anziani e speso milioni in operazioni di maquillage senza senso, pensiamo all’ospedale inutilizzato della fiera di Rho, e la nomina a consulente di un anziano signore, Bertolaso, che non potendo (per la sordità) rispettare il distanziamento, si è ammalato per primo…. ma a spiccare è la figura del”assessore alla Sanità Gallera, che non sapeva esistesse una norma che permette alle regioni di intervenire direttamente in caso di emergenza (ha dovuto farselo spiegare in diretta televisiva, dopo averlo negato in maniera grottesca)… e ha concluso le sue performance spiegando che essendo sceso l’indice di contagiosità a 0,51, ci voleva l’incontro con due positivi ‘contemporaneamente’ per essere a propria volta infettati.

Si registra la débacle dell’informazione, che è riuscita a seguire logiche di partito anche nei momenti più drammatici, in particolare attaccando il presidente Conte ad ogni starnuto, urlando alla strage in prima pagina il giovedì e protestando per il lockdown il venerdì, reclamando ‘vaccino subito’ e trattando da deficienti tutti gli scienziati, i medici, i ricercatori che non si accomodavano al loro racconto (e coprendo le nefandezze e le idiozie dei burioni di turno).

Ma nche il Governo italiano, in realtà (come tutti i governi) ha manifestato una deprimente sudditanza nei confronti della lobby di bigpharma che infesta ministero ed università. Sudditanza giustificata, almeno in parte, dall’arma di distruzione di massa dei giornali (e dei cosiddetti giornalisti) che avrebbero fucilato Conte (più ancora di quanto non sia successo) ad ogni morto ‘per’ Covid19, se non avesse seguito i voleri dell’OMS e dell’ISS.

Ma ora è finita. i milioni di mascherine italiane in arrivo per settembre sembrano uno scherzo di carnevale. La app ‘immunia’ per il tracciamento resta solo un altro pericoloso strumento di controllo a disposizione del Potere. La dittatura sanitaria, ora lo sappiamo, è possibile in qualunque momento e a tempo indeterminato. A noi, a tutti noi, studiare il modo di restare, sempre e comunque, uomini e donne liberi.

Franco Slegato