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Italia – Cina: Fioramonti firma 12 accordi di cooperazione scientifica Italia – Cina: Fioramonti firma 12 accordi di cooperazione scientifica
"La tecnologia ha bisogno di un imprinting di carattere etico-morale", ha detto Fioramonti. "Per anni si e' parlato della Cina come addicted da sviluppo... Italia – Cina: Fioramonti firma 12 accordi di cooperazione scientifica

PECHINO – Uno scambio “molto positivo” che si e’ tradotto in dodici accordi di cooperazione tra Italia e Cina. E’ il bilancio dei primi due giorni in Cina del ministro dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, per la Settimana della Scienza, della Tecnologia e dell’innovazione tra Italia e Cina, durante la quale ha incontrato il suo omologo cinese, il ministro della Scienza e della Tecnologia, Wang Zhigang.

I dodici accordi firmati tra enti italiani e cinesi, ha detto il ministro, comprendono i cluster tecnologici nelle smart cities o le fabbriche intelligenti, e interessano i settori delle nuove tecnologie di produzione, la manifattura additiva, e le questioni legate alla gestione moderna e avanzata dei Beni Culturali, attraverso le nuove tecnologie e visualizzazioni tridimensionali. Protagonisti degli accordi i grandi istituti di ricerca italiani: tra questi, Fioramonti ha citato l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Con Wang, Fioramonti ha parlato di investimenti in grandi filoni di ricerca tra cui ha citato l’intelligenza artificiale e lo sviluppo sostenibile. Il ministro si è poi soffermato sui temi etici legati alla tecnologia, riconoscendo i progressi di Pechino in questo campo, visibili soprattutto nell’attenzione ai cambiamenti climatici, che “saranno uno dei temi principali di cooperazione nel nuovo accordo” tra i due Paesi durante la visita in Cina, l’anno prossimo, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “La tecnologia ha bisogno di un imprinting di carattere etico-morale”, ha detto Fioramonti. “Per anni si e’ parlato della Cina come addicted da sviluppo a tutti i costi, invece mi sembra che ci sia una bella inversione di tendenza”.

Fonte AGI

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