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Il neo-ministro e la sua perizia sotto inchiesta. Gaetano Manfredi è fra gli imputati per il crollo dei balconi del post terremoto aquilano Il neo-ministro e la sua perizia sotto inchiesta. Gaetano Manfredi è fra gli imputati per il crollo dei balconi del post terremoto aquilano
Frode in forniture, false perizie e truffa questi i reati dell’inchiesta che vede coinvolto il nuovo ministro dell’Università, in quota Partito Democratico La sola... Il neo-ministro e la sua perizia sotto inchiesta. Gaetano Manfredi è fra gli imputati per il crollo dei balconi del post terremoto aquilano

Frode in forniture, false perizie e truffa questi i reati dell’inchiesta che vede coinvolto il nuovo ministro dell’Università, in quota Partito Democratico

La sola cosa che non è chiara nella notizia che questa mattina viene riportata in prima pagina da La Verità, è se il reato di cui è imputato (o era imputato) il neo-ministro Manfredi sia già prescritto (come altri nella stessa indagine) o se invece lo sarà di qui a breve.

I fatti sono noti: crollano inopinatamente e a più riprese (gli ultimi tre sono crollati nel marzo di quest’anno, il primo nel settembre 2014) alcuni balconi dei nuovi edifici voluti da Silvio Berlusconi per dare rapidamente una casa agli Aquilani vittime del terremoto.

In questa vicenda si riassumono molti degli elementi del malcostume nazionale. Aziende che forniscono materiali scadenti, esperti che invece ne certificano l’idoneità (in questo caso, secondo l’accusa, Gaetano Manfredi, all’epoca dei fatti docente, ma al momento dell’indagine giù rettore della Federico II di Napoli… ma nessuno fece caso….) processi che non vengono fatti (a oggi si è tenuta soltanto, a oltre 5 anni dai fatti, un’udienza preliminare, dopo che il processo era stato spostato a Piacenza, per contestazione del reato più grave) con grave nocumento sia per le vittime che per gli imputati eventualmente innocenti. E infine, ovviamente, la vituperata e amata prescrizione. Essendo il Manfredi ‘napoletano di Nola’, possiamo richiamare il famoso detto ‘chi ha avuto ha avuto, chi ha dato a dato, scurdammoce o passato’…

Ma l’importanza di una stampa libera è proprio nell’impedire che ci si scordi ‘o passato’. Di Maio, e Mattarella possono ancora intervenire, e fermare questa nomina, dato che orma,i da anni viene sbandierato il principio di ‘nessun indagato’ al governo.

E come i lettori possono vedere anche dall’altro pezzo pubblicato ieri da Ovidio news, l’ingegner Manfredi appare come un tipo un po’ troppo disinvolto per ricoprire un incarico così importante.

ON