ovidio news
Il Centrodestra abruzzese chiude il Ciapi (Centro interaziendale addestramento professionale industria). Pettinari M5S: provvedimento vergognoso Il Centrodestra abruzzese chiude il Ciapi (Centro interaziendale addestramento professionale industria). Pettinari M5S: provvedimento vergognoso
Pettinari (M5S): “Inaccettabile che la delegazione dei dipendenti non sia neanche ascoltata dalla Maggioranza” “Ritengo vergognoso il provvedimento approvato in Consiglio regionale riguardo alle... Il Centrodestra abruzzese chiude il Ciapi (Centro interaziendale addestramento professionale industria). Pettinari M5S: provvedimento vergognoso

Pettinari (M5S): “Inaccettabile che la delegazione dei dipendenti non sia neanche ascoltata dalla Maggioranza”

Domenico Pettinari – M5S – Vice-Presidente del Consiglio Regionale
Componente della I Commissione Bilancio, Affari Generali e Istituzionali

“Ritengo vergognoso il provvedimento approvato in Consiglio regionale riguardo alle norme per l’estinzione del Ciapi ed è inaccettabile che la delegazione dei dipendenti che oggi è venuta in Consiglio a dimostrare le proprie paure per il futuro non sia stata neanche ascoltata dalla maggioranza”. Ad affermarlo è il Vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, che prosegue: “La Giunta regionale si prende la responsabilità di lasciare per strada 15 dipendenti dal momento che, oltre a estinguere la fondazione, è stato espresso anche parere favorevole per l’estinzione che riguarda l’associazione vera e propria”.

“Si sta vivendo una situazione grave a cui, semplicemente, non saremmo dovuti arrivare. La nostra proposta era quella di riconvertire e valorizzare l’ente o quanto meno, prima di decretarne la fine, ricollocare i lavoratori. È una pratica effettuata per ogni società partecipata di Regione Abruzzo, non si capisce perché, invece, il Ciapi venga lasciato in abbandono. Adesso i dipendenti non solo non hanno certezze sul loro futuro, ma non sanno neppure se riceveranno mai i tre anni arretrati di stipendio. Ho chiesto alla Giunta più volte quali fossero le loro intenzioni e non ho mai avuto una risposta concreta. Oggi il centro destra ha sulla coscienza il futuro di tante famiglie abruzzesi che sono state abbandonate”.

“Erano stati già stanziati i soldi nel bilancio dell’anno scorso per una somma pari a 600mila euro. Gli stessi che la Lega, in un precedente Consiglio regionale, aveva deciso di spostare ad altra destinazione e su cui sono intervenuto spingendoli a ritirare il documento in sede di consiglio. Il centro destra – ha aggiunto Pettinari – probabilmente pur di non dare i soldi ai dipendenti, che aspettano da tre anni lo stipendio, ha chiuso la società”. 

Parliamo di 30 dipendenti, e quindi 30 famiglie, che in questo momento stanno scoprendo la notizia che li riguarda. Famiglie trattate come oggetti. Una cosa mai vista che avviene negli stessi giorni in cui questa Giunta ha stanziato soldi per salvare carrozzoni come i Centri Unici per la Ricerca e l’Arap o Abruzzo sviluppo. Milioni di euro stanziati per salvare le società partecipate e questa, che di stanziamenti non aveva neanche bisogno, viene chiusa”. 

Se avessero chiuso tutte le partecipate allora avremmo potuto pensare ad una programmazione, ma chiudere solo il Ciapi dimostra, ancora una volta, che ci sono figli e figliastri – incalza -. Mi meraviglio che il centrodestra, che mentre governava il centrosinistra di Luciano D’Alfonso diceva ci voler salvare il Ciapi, ora lo liquidi colpendo al cuore i dipendenti. Metteremo in piedi manifestazioni a sostegno dei dipendenti del Ciapi. Quello che sta succedendo è ingiusto”.

“Dicano chiaramente cosa hanno intenzione di fare e spieghino il perché di questo autentico scippo ai danni dei lavoratori – ha tuonato Pettinari -. Se lo ritengono un ente inutile abbiano il coraggio di dichiararlo pubblicamente e facciano partire un percorso di riassorbimento delle professionalità all’interno di altri uffici di Regione Abruzzo, ad esempio in quelli destinati alla ricostruzione che hanno necessità di essere rinforzati!”.

otrel