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Emoderivati infetti: l’azienda di famiglia di Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato Emoderivati infetti: l’azienda di famiglia di Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato
Il fiero alleaten Galeazzo Musolesi – Blog a cura del Cavaliere Mascherato. Incipit Il 31 maggio 2017, il Tribunale di Napoli assolve Guelfo e... Emoderivati infetti: l’azienda di famiglia di Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato

Il fiero alleaten Galeazzo Musolesi Blog a cura del Cavaliere Mascherato.

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Incipit

Il 31 maggio 2017, il Tribunale di Napoli assolve Guelfo e Paolo Marcucci, dall’accusa di aver causato un’epidemia mortale commercializzando emoderivati infetti.

L’assoluzione è motivata con il fatto che nel periodo appena successivo ai fatti contestati e provati, non si riscontravano morti per infezioni del sangue causati dai prodotti oggetto della denuncia.

Ma: «lo scenario entro il quale hanno operato gli imputati non sempre è parso limpido, altre volte opaco, altre volte ancora decisamente inquietante, le cui ombre, non diradate non possono rimanere velate da questo verdetto assolutorio. […] Inquietante era lo stato di assoluta superficialità e negligenza con cui venivano custoditi questi delicati prodotti biologici per uso umano. […] E parliamo non certo di irregolarità formali, ma di vere e proprie violazioni della legge e dei regolamenti».

Di cosa stiamo parlando?

Solo i più anziani fra i lettori di questo blog ricorderanno il terrificante scandalo del sangue infetto, che travolse la sanità italiana a metà degli anni ’80, e di cui si ricordano più che altro due nomi. Poggiolini e Di Lorenzo.

Di Lorenzo era il Ministro ella Sanità, e venne travolto dall’acclarata vicenda della tangente ricevuta dalla Glaxo per rendere obbligatorio il vaccino anti-epatite. Poggiolini, Direttore generale dell’Agenzia del Farmaco, divenne famoso per i ‘puff’ dentro cui teneva il denaro (centinaia di milioni di lire) ottenuto cash dalle azienda farmaceutiche per i servizi loro resi nell’esercizio delle sue funzioni.

Ma non è di questo che ci occupiamo.

Ci occupiamo invece di Guelfo e Paolo Marcucci, il primo fondatore del gruppo farmaceutico omonimo, il secondo, figlio primogenito, braccio destro del padre e fratello maggiore di Andrea, attuale capogruppo del Partito Democratico al Senato, deus ex machina del partito in Toscana.

Ci occupiamo di loro perché nel corso delle indagini su emoderivati prodotti proprio col sangue infetto, il 30 maggio 1995 la Guardia di Finanza sequestrò 35 tonnellate di plasma umano congelato di provenienza italiana in attesa di essere lavorato per conto delle Regioni mentre il 6 giugno veniva sequestrata una seconda cella contenente plasma proveniente dall’estero. Il materiale, per complessive 60 tonnellate, era stato immagazzinato dalla Sclavo di Siena (gruppo Marcucci), era stipato tra i generi alimentari e in alcuni casi i contenitori erano addirittura danneggiati.

Il plasma congelato apparteneva in gran parte alla Sclavo (gruppo Marcucci) mentre circa 5 tonnellate appartengono alla Padmore, una società con sede alle Isole Vergini Britanniche, che si scoprirà poi essere a sua volta controllata dai Marcucci. Queste sono prive dei certificati di analisi virologica. Gli esami effettuati sul materiale della Padmore fanno emergere che si tratta di emoderivati scaduti da anni e contaminati dai virus dell’epatite C (HCV) e da HIV. E pronti ad essere messi sul mercato.

Per farla breve dal punto di vista giudiziario, i due Marcucci la scamparono perché i loro emoderivati non poterono essere collegati direttamente a infezioni mortali.

Ma come rilevato dai giudici in sentenza, il comportamento dell’azienda era stato senza alcun dubbio criminale, e la salute dei cittadini messa a grave rischio.

Bene, oggi l’aziende di famiglia, la Kedrion Biopharma, colosso dei plasmaderivati, fatturato da quasi 700 milioni di euro, è in mano proprio a Paolo Marcucci, e a Andrea Marcucci, il fido alleaten capogruppo del Pd al Senato.

Quali siano i “valori” cui il rampollo si rifà, lo si evince facilmente dall’elogio funebre pronunciato in morte del padre Guelfo:

Le sue visioni rappresentano oggi tutto il nostro mondo”.

Ricordiamo le parole della sentenza: «lo scenario entro il quale hanno operato gli imputati non sempre è parso limpido, altre volte opaco, altre volte ancora decisamente inquietante, le cui ombre, non diradate non possono rimanere velate da questo verdetto assolutorio. […] Inquietante era lo stato di assoluta superficialità e negligenza con cui venivano custoditi questi delicati prodotti biologici per uso umano. […] E parliamo non certo di irregolarità formali, ma di vere e proprie violazioni della legge e dei regolamenti».

Oggi la Kedrion guidata da Paolo e Andrea Marcucci, che vivono e agiscono secondo i valori del padre, ha in mano il mercato del plasma in Italia, in particolare la filiera per l’utilizzo del plasma dei guariti da somministrare ai malati di Covid.

Il Cavaliere Mascherato