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Casini esasperata e preoccupata per il San Raffaele: nessuna risposta da Marsilio Casini esasperata e preoccupata per il San Raffaele: nessuna risposta da Marsilio
Intollerabile superficialità. Marsilio sgarbato non decide e scarica ogni responsabilità alla ASL, anch’essa indempiente. SULMONA – La situazione di emergenza in cui versa la... Casini esasperata e preoccupata per il San Raffaele: nessuna risposta da Marsilio

Intollerabile superficialità. Marsilio sgarbato non decide e scarica ogni responsabilità alla ASL, anch’essa indempiente.

SULMONA – La situazione di emergenza in cui versa la casa di cura San Raffaele sembra non trovare una soluzione e, al sindaco Casini l’attesa inizia a stare strettissima. Aveva invocato una risposta della Regione a stretto giro, e invece le arrivano solo “eco” lontane del parere di un Presidente Marsilio che “comunica solo attraverso la stampa” e che, evidentemente non si degna di prendersi una diretta responsabilità che riguarda questa parte d’Abruzzo. Stanca di aspettare una risposta che non arriva, con parole dure il sindaco di Sulmona stigmatizza per primo il comportamento di Marsilio:

“Negli ultimi quindici giorni ho indirizzato al Presidente della Regione Marco Marsilio ben due note relative alla vicenda della casa di Cura San Raffaele senza, purtroppo, ricevere alcuna risposta, così come imporrebbe quantomeno il garbo istituzionale. Sono costretta, pertanto, a conoscere le sue posizioni attraverso gli organi di stampa, ai quali lo stesso presidente Marsilio parrebbe aver comunicato che riguardo alla problematica della San Raffaele ed alla richiesta di istituire una zona rossa a Sulmona la valutazione è esclusivamente sanitaria, scaricando così, di fatto, sulla Asl ogni tipo di responsabilità”.

Il sindaco ne ha anche per la ASL ed aggiunge: “Dal canto suo la Asl continua a ripetere che la situazione è sotto controllo. Ancora una volta ne prendo atto, ma non sono assolutamente d’accordo. Intanto – e rincara la dose – non lo sono con le sbrigative giustificazioni di Marsilio il quale, in qualità di Presidente di Regione, è titolare del potere di indirizzo e programmazione regionale in materia sanitaria e dovrebbe essere punto di riferimento di una intera comunità regionale“.

La Casini lamenta anche gravi ritardi nelle somministrazioni dei tamponi e qui dà la responsabilità alla ASL, di cui si dice insoddisfatta “perché la mappatura completa delle oltre 150 persone (tra personale sanitario e pazienti), da me imposta con ordinanza, è ancora in corso di esecuzione e troppi sono ancora i dipendenti e familiari da sottoporre a tampone. Invero, cresce il numero dei positivi tra i familiari del personale sanitario della clinica e questa circostanza continua ad allarmare la sottoscritta e l’intera cittadinanza. Sia chiaro se qualcuno ha deciso di assumere un atteggiamento superficiale io non lo consentirò, continuando a battermi nell’interesse dei sulmonesi. Se devo fare da sola, come peraltro ho dovuto già fare emettendo una ordinanza, lo dicano chiaramente, io di certo non mi tirerò indietro. Una cosa è sicura. C’è il tempo delle scelte ed il tempo delle responsabilità. In questo senso dovrà poi essere l’Autorità competente ad eseguire gli opportuni accertamenti”.

Dichiarazioni forti e dure di un sindaco che si sente lasciata sola e con lei i destini dell’area peligna.

O.N.