Borgo abruzzese immerso nella natura e nella cultura
Il blog di Giuseppe Solarino
La natura, il paesaggio, i monumenti, la cultura, la gastronomia, le tradizioni locali sono alcuni dei valori più importanti che contribuiscono a fare dell’Abruzzo interno un unicum in Italia. Basti pensare ai piccoli borghi che costellano la Valle del Sagittario, la Valle Peligna, la Comunità del Sangro o l’Altopiano delle Cinque Miglia. Molti di essi sono entrati a far parte della rete dei “Comuni più Belli d’Italia”.
Tutti questi aspetti potrebbero e dovrebbero essere valorizzati più di quanto sia stato fatto fino ad oggi. Naturalmente non cementificando o asfaltando ma cercando di incentivare il cosiddetto turismo eco-sostenibile. Nell’Abruzzo interno sono presenti numerosi parchi nazionali e regionali, nonché riserve naturali orientate, che ne fanno una delle aree più verdi d’Italia e d’Europa. Connessa ai parchi e alle riserve la presenza di una fauna e flora uniche nel proprio genere che, grazie alla sapienza di persone lungimiranti, si sono conservate fino ai nostri giorni. Basti pensare alla presenza dell’orso bruno marsicano che in passato ha rischiato l’estinzione e che ora si attesta sui 50-60 esemplari.
Legato alla presenza degli orsi è il paese di Villalago (AQ).
Il piccolo borgo di 450 abitanti, sito nell’alta valle del fiume Sagittario, è assurto a fama nazionale, e non solo nazionale, grazie ad un evento unico nel suo genere accaduto nella primavera-estate del 2020. Infatti un’orsa, alla quale è stato dato il nome di Amarena a causa della sua golosità per il suddetto frutto, diede alla luce quattro orsetti. A memoria d’uomo non era mai capitato che un plantigrado appartenente a questa sottospecie avesse generato più di tre piccoli. Il fatto attirò a Villalago numerosi fotografi e cine-operatori provenienti da tutta Italia e dall’estero. Lunghe file di fotografi aspettavano, in trepida attesa, il passaggio dell’orsa e dei cuccioli che, di frequente, non disdegnavano di aggirarsi anche lungo le vie del paese. Orsi e non solo. Infatti lungo le vie di Villalago è facile vedere anche gruppi di cervi che si recano a bere nel piccolo lago Pio. Villalago è famosa anche per essere il “borgo dei tre laghi”. Si tratta del citato lago Pio e dei più grandi laghi di San Domenico e di Scanno. Quest’ultimo, dopo la bonifica del lago Fucino, è il più grande lago naturale presente in Abruzzo. Lo specchio d’acqua, famoso per la sua forma di cuore, è diviso tra i comuni di Villalago (2/3) e di Scanno (1/3). Il lago di San Domenico, formatosi a causa della diga che sbarra il fluire delle acque del fiume Sagittario, è celebre per il colore delle sue acque che varia a secondo delle stagioni. Sulle sue rive, raggiungibile percorrendo un ponte, vi è l’eremo di San Domenico Abate, patrono di Villalago. Il monaco benedettino, originario di Foligno, visse in una grotta attorno alla fine del mille. Nell’XI secolo venne costruito l’eremo che, dopo successivi interventi, è giunto così come si vede ai nostri giorni e che ben si inserisce nello stupendo paesaggio circostante. I laghi di San Domenico e di Scanno sono meta di turisti in ogni periodo dell’anno. Il paese di Villalago è arroccato sul monte Argoneta. Vi sono presenti la chiesa parrocchiale della Madonna di Loreto, risalente al periodo romanico, che presenta una bella facciata. Dirigendosi verso la parte alta del paese incontriamo la chiesetta della Madonna dell’Addolorata, un tempo cappella dei locali signori, risalente al periodo barocco. Poi la chiesa di San Michele Arcangelo risalente al periodo longobardo. Infine a poca distanza dalla piazza principale, intitolata a Celestino Lupi, vi è la chiesetta della Madonna delle Grazie.
Sempre nella parte alta del paese si trovano il vecchio municipio, trasformato nel 2003 in museo delle tradizioni popolari, e una bella torre medievale da cui è possibile ammirare le spettacolari gole del Sagittario. Infine è visitabile un antico mulino con una gualchiera siti all’ingresso del paese. Caratteristica l’accensione delle fanoglie rionali e di quella cittadina che si svolgono il 21 e 22 gennaio in ricorrenza della morte di San Domenico Abate. La festa del patrono si celebra il 22 agosto ed è preceduta il 21 dall’incontro con i pellegrini provenienti da Fornelli (IS). Suggestiva la festa della Madonna dell’Addolorata che si svolge il 9 settembre con una processione ed una fiaccolata notturna. Il mese di agosto si svolge “L’Estate Villalaghese” e la rievocazione dell’antico Matrimonio Villalaghese. Infine, da due anni, il 6 di agosto si svolge la “Notte Bianca del Libro” nel corso della quale numerosi autori locali presentano i propri libri e si tengono conferenze e dibattiti fino a tarda notte. Il territorio di Villalago si presta alle escursioni in montagna ed in mountain bike. Sono tanti i sentieri, vero e proprio paradiso per gli amanti dei cammini. Insomma, Villalago è senz’altro un ottima meta per chi apprezza cultura e natura.
Giuseppe Solarino