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5G: l’acquedotto di piombo dell’impero del denaro 5G: l’acquedotto di piombo dell’impero del denaro
Molti storici hanno avanzato una tesi suggestiva, documentata anche con una buona dose di certezza: furono le tubature in piombo degli acquedotti ad avvelenare... 5G: l’acquedotto di piombo dell’impero del denaro

Molti storici hanno avanzato una tesi suggestiva, documentata anche con una buona dose di certezza: furono le tubature in piombo degli acquedotti ad avvelenare lentamente gli antichi romani, e a togliere loro quella forza fisica e quella brillantezza mentale che avevano permesso di costruire il più grande Impero di tutti i tempi, partendo da un miserabile insediamento di contadini e pastori.

2000 anni dopo un grande Impero domina la terra, molto diverso, planetario, strutturato in modo tale da non consentire possibilità di resistenza alcuna, tantomeno di fuga. Al vertice di questo impero chi controlla il denaro, mettendolo o facendolo mancare a piacere, per gestire le economie di tutti gli Stati, e le vite di tutti noi.

Al servizio di questo potere onnipervasivo, per inettitudine, corruzione o stupidità, una classe di esecutori, convinta di vivere nel miglior mondo possibile, e con un unico, grande e definitivo mito: il Progresso.

Per questa classe di tecnocrati, scienziati, imprenditori, magistrati e politici, abbeveratasi nel sapere controllato di università sponsorizzate e manipolate dai produttori di denaro, il Progresso è una sorta di feticcio assoluto, cui tutto può e deve essere sacrificato. Il progresso è il motore delle loro vite, è la traduzione in termini ‘filosofici’ della legge economica imperante, quella della crescita, dello sviluppo (che naturalmente ha da essere ‘sostenibile’, qualunque cosa ciò voglia dire). Il progresso non è al servizio della vita degli uomini, è la vita degli uomini che è messa al servizio del progresso. Ai giorni nostri, superata la fase in cui effettivamente la tecnologia ‘a misura d’uomo’ ha sensibilmente alleggerito il carico della nostra vita, resta talmente poco di utile da inventare, che tutte le energie progressiste, e tutti i soldi prodotti dal nulla dai Grandi Banchieri, vanno a servire progetti che se fossero solo inutili… pazienza.

Volete andare su Marte a scoprire che c’è il ghiaccio? e andate. Volete costruire un acceleratore di particelle che scopra l’esistenza di una particella più piccola dell’ultima più piccola particella? E costruitelo, che diamine, bisogna pur giocare un po’. Ma poi però, non va più bene se la tecnologia avanzata serve a farci perdere il controllo della nostra vita… dalla rete cellulare, che se manca il campo diventiamo nevrastenici e non possiamo più lavorare… via via fino all’auto senza guidatore che guidare sembrava brutto, dava il tempo di pensare e di sognare ad occhi aperti invece di starsene sul tablet a lavorare o a guardare scemenze assortite e nuovi gadget da comprare.

Ma l’ultima frontiera della paranoia progressista è il 5G. E non puoi impiegare un minuto per scaricare un film…. SUBITO! LO VOLIO SCARICARE SUBITO!! siccome non basta il mare di onde in cui siamo immersi, siccome non bastano tutte le evidenze scientifiche e di buonsenso che dovrebbero spingerci a beccarci il minor elettromagnetismo possibile per evitare danni alle nostre funzioni elettro-organiche, no, dobbiamo potenziare tutta la rete, antennine su ogni traliccio, una sorta di diffusione a onde corte (millimetriche le chiamano) che ci impedirà di sfuggire ai campi anche per un solo attimo della nostra vita.

Naturalmente, quando gli argomenti sono esauriti (e poi l’argomento è sostanzialmente uno: la grande velocità di trasmissione che permette di fare tutto in tempo reale e con massima definizione) eco il jolly: col 5 G si possono salvare le vite, si possono addirittura fare operazioni chirurgiche a distanza, perfette e rapidissime… ma, come dice quel mio amico romano, l’anima dei mortacci vostri, se volete fare qualcosa per la salute e la vita, togliete dalla circolazione le migliaia di sostanze dichiaratamente cancerogene e tossiche che usate in tutto il processo industriale! Piantatela di ingozzare di antibiotici gli animali, di produrre munizione raioattive e farmaci che per guarire i sintomi di una malattia te ne fanno venire altre dieci. E piantatela, (altro che passare al 5G) di farci vivere in universo elettromagnetico. Perché non è vero che alla domanda se il 5G è pericoloso per la salute “non è semplice rispondere anche perché la comunità scientifica si sta ancora interrogando sugli effetti che hanno le onde elettromagnetiche sulla salute umana”, come scrivono gli uomini del marketing delle grandi compagnie telefoniche e dell’energia: i danni da elettrosmog sono, oltreché ovvi anche per il profano, certificati e provati da decine d’anni. 300 sindaci negli USA hanno dichiarato che non consentiranno l’installazione delle antenne ‘millimetriche’ nelle loro città… una manica di biechi reazionari, retrogradi e, suppongo, anche fascisti (che ci sta sempre). In Italia sono già parecchi i loro colleghi che stanno mettendo le mani avanti e studiando come opporsi (è compito del sindaco tutelare un ambiente salubre per i suoi cittadini, il Sindaco è l’unico che ha gli strumenti anche legali contro questa follia) e fermarne la diffusione. Ma personalmente non nutro molte speranze, dove c’è business, ragion non vale. I mancanza di tubi di piombo per portare l’acqua, bisogna ben trovare un modo per avvelenarsi e autodistruggersi. Corsi e ricorsi.

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