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Venezia e il mare, torna la paura: laguna in codice rosso, scuole chiuse e vigili in allerta. Ma il Mose? Venezia e il mare, torna la paura: laguna in codice rosso, scuole chiuse e vigili in allerta. Ma il Mose?
VENEZIA – Acqua alta eccezionale a Venezia. Alle 8,30 di questa mattina le sirene della laguna hanno segnalato codice rosso. Di nuovo. Tutte le... Venezia e il mare, torna la paura: laguna in codice rosso, scuole chiuse e vigili in allerta. Ma il Mose?

VENEZIA – Acqua alta eccezionale a Venezia. Alle 8,30 di questa mattina le sirene della laguna hanno segnalato codice rosso. Di nuovo. Tutte le scuole sono state chiuse e i vigili del fuoco stanno rispondendo a centinaia di chiamate; i problemi principali riguardano anziani e disabili che rischiano di rimanere in trappolati nelle case. E molti veneziani rivivono l’incubo del ’66, l’immane disastro che sconvolse questi luoghi. Oggi come allora il segnale inequivocabile ed allarmante giunge da Pellestrina, l’isoletta della laguna completamente sommersa. Queste ore sono cruciali e già si contano i danni. In giornata dovrebbero giungere a Venezia il ministro delle infrastrutture Paola De Micheli e il premier Giuseppe Conte.

A questo punto ci sembra inevitabile tornare a parlare del Mose, di un’opera cioè, che eviterebbe molte preoccupazioni agli abitanti del luogo, iniziata tanti anni fa, costata molti molti soldi, e ancora in “alto mare” malgrado le rassicurazioni. Da queste parti la chiamano la grande incompiuta. Il Mose, (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) è una complessa opera ingegneristica che separa la laguna di Venezia dal Mare Adriatico e che scongiurerebbe dall’enorme pericolo, qualora si completasse e si attivasse, delle alluvioni durante l’alta marea. Sarebbe composto complessivamente da 78 paratoie mobili installate nelle tre bocche di porto lagunari: Lido, Malamocco e Chioggia. L’opera è iniziata nel 2003. Nel 2014, il Consorzio Venezia Nuova (Cvn) – concessionario del ministero delle Infrastrutture per la realizzazione dei lavori – è stato commissariato dallo Stato, visto che vari suoi membri erano stati coinvolti dalle indagini della magistratura per aver ricevuto fondi illeciti e avevano patteggiato la pena.

Il 12 ottobre 2014, alla bocca di porto del Lido-Treporti, una delle tre che permettono l’ingresso in laguna, furono per la prima volta sollevate quattro delle 78 paratie che dovranno difendere la città grazie a un un meccanismo fatto di cassoni di alloggiamento in cemento armato, cerniere e, appunto, paratie.

Al sistema idraulico di paratie mobili che stanno appoggiate invisibili sul fondo delle bocche di porto e si alzano con l’alta marea, riempite diaria compressa si affianca la sede operativa all’Arsenale, che già dal 2012 è in grado di fornire previsioni sul meteo e sulle maree con un anticipo di 3 giorni.

Il costo complessivo dell’opera è di qausi 7 miliardi di euro e avrebbe dovuto essere completata entro il 2016.

Avrebbe dovuto.

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