ovidio news
Vasto: non si può chiudere una strada statale e devastare un spiaggia per un concerto. Jovanotti vada allo stadio, come Springsteen e Vasco… Vasto: non si può chiudere una strada statale e devastare un spiaggia per un concerto. Jovanotti vada allo stadio, come Springsteen e Vasco…
Molto triste e pronto a chiedere danni non ben specificati, Maurizio Salvadori manager di Lorenzo Giovanotti annuncia che il prefetto di Chieti, Giacomo Barbato... Vasto: non si può chiudere una strada statale e devastare un spiaggia per un concerto. Jovanotti vada allo stadio, come Springsteen e Vasco…

Molto triste e pronto a chiedere danni non ben specificati, Maurizio Salvadori manager di Lorenzo Giovanotti annuncia che il prefetto di Chieti, Giacomo Barbato ha vietato per motivi di ordine pubblico il “Jova Beach Party”, il concerto happenyng che avrebbe dovuto tenersi nella tarda serata del 17 di questo mese sulla spiaggia della cittadina abruzzese.

Ad avversare con decisione l’evento sono state le associazioni ambientalista abruzzesi, preoccupate dell’inevitabile devastazione di un arenile sottoposto alla pressione di decine di migliaia di ascoltatori, senza la possibilità di predisporre strutture minimamente adeguate.

Pe l’occasione Jovanotti si è iscritto alla Lega: difatti ecco la sua dichiarazione dopo il rifiuto:
“A Vasto ha vinto il fronte del ‘no’, quello di cui l’Italia è pervasa. Quello che rende il Paese immobile. Chi alla fine ha vinto combatte una sua personale battaglia politica locale in affannosa ricerca di visibilità a buon mercato che evidentemente una cosa grande e bella come Jova Beach Party offre”.

Un tempo le ragioni degli ambientalisti avrebbero avuto diversa audience da chi ha fatto del ‘politicamente corretto’ la sua cifra per così dire artistica, ma evidentemente nel suo errare Lorenzo Giovanotti Cherubini è stato folgorato, a partire dall’innamoramento per Matteo Renzi, dall’idea del ‘fare’, non importa come, non importa cosa. La Lega locale ha a sua volta accusato l’amministrazione, in un comunicato stampa, nientemeno che di ‘esporre la città al pubblico ludibrio’.

Massimo Pellegrini, esponente ambientalista (Presidente della Stazione Ornitologica abruzzese) ha dichiarato all’ANSA:

“In un paese dove la natura è già in sofferenza, assediata in molteplici modi, l’idea di trasformare spiagge con elementi di naturalità in arene per concerti era e rimane sbagliata in partenza. Eventi con decine di migliaia di persone vanno fatti dove ci sono servizi e condizioni adeguati: stadi, palazzetti e piazze – prosegue Pellegrini – Se poi la giustificazione per questa scelta è quella di lanciare slogan sulla plastica mentre allo stesso tempo si vendono decine di migliaia di bottigliette di plastica, ebbene, non possiamo che sorridere amaramente, considerato anche il giro milionario che certamente permetterebbe ben altre scelte dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Su Vasto come al solito è stato fondamentale leggere e analizzare i documenti ed essere rigorosi anche davanti alle inutili e strumentali provocazioni.
    Bastava leggere le relazioni presentate per evidenziare tutti i limiti, comprese descrizioni della situazione di campo non corrispondenti alla realtà, di un’iniziativa del genere. Tra l’altro rimaniamo sconcertati per il fatto che da dicembre 2018 ancora oggi non si siano compresi i limiti oggettivi ben chiariti dal prefetto di Chieti, che ringraziamo come cittadini”.

Ovidio News