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Tante parole e pochi impianti: economia circolare e rifiuti Tante parole e pochi impianti: economia circolare e rifiuti
Sulmona, 24 luglio. Non lascerà strascichi epocali nella storia il convegno tenutosi ieri a Sulmona sull’economia circolare con oggetto il ciclo dei rifiuti; né... Tante parole e pochi impianti: economia circolare e rifiuti

Sulmona, 24 luglio. Non lascerà strascichi epocali nella storia il convegno tenutosi ieri a Sulmona sull’economia circolare con oggetto il ciclo dei rifiuti; né tantomeno la visita istituzionale della delegazione rumena del Ministero dell’Ambiente, venuta a studiare i processi di recupero dei materiali all’interno del Cogesa. Presenti il sindaco Annamaria Casini, Cosmin Teodoru, Direttore Generale del Dipartimento gestioni rifiuti rumeno, Nicola Campitelli, Assessore regionale ai rifiuti, Francesco Chiavaroli, Direttore Generale dell’Arta Abruzzo e Vincenzo Margiotta, Amministratore unico di Cogesa. Ovviamente l’economia circolare in questo settore, deve prevedere un ciclo dei rifiuti che garantisca una gestione sostenibile. Su questo si è infatti basato l’intervento di ieri di Campitelli. Inutile dire quanto queste strategie siano essenziali per il futuro di tutti, soprattutto in questo campo. Ma la politica, soprattutto nel nostro territorio, ha ben altri orizzonti di “principio”, e al di là dei molti sorrisi, delle strette di mano e delle manifestazioni propagandistiche è poi difficile vedere realizzato un progetto virtuoso. E quest’oggi è arrivata la risposta di Margiotta che parla di molte parole vuote quando si discute di economia circolare, senza che poi la Regione offra la possibilità di costruire impianti. Sono molti i progetti di Cogesa utili alla causa e affossati nei meandri della regione: un impianto di compost e biometano a Navelli; un’istallazione di lettori ottici nella piattaforma sulmonese e l’impianto Fater per il riciclo dei pannolini che eliminerebbe tonnellate di materiale non riciclabile. Il fatto è che la distanza palpabile fra Margiotta, di provenienza gerosolimiana e l’assessore della Lega Campitelli, dovuta a differenti frequentazioni politiche, anche se a maldigeriti epiloghi comuni, non ha fatto altro che rimarcare le dannose conseguenze di un connubio, quello che ha portato il Centrodestra alla recente vittoria regionale, che da un lato ha creato una “minoranza di maggioranza” e che dall’altro non riesce ad incidere positivamente nella risoluzione essenziale di queste problematiche. Quindi, che cosa ci potrebbe venire da pensare? Che se da una parte, Gerosolimo&famiglia riescono forzatamente a rientrare nel progetto del Centodestra anche grazie al peso di una ricca dote di enti (Saca, Cogesa, Consorzio di bonifica), dall’altra non vuol dire che la Lega abbia accettato la faccenda. Il risultato è che certe distanze non possono che minare quella collaborazione/azione che darebbe maggiori speranze al nostro territorio lasciato sempre più in abbandono. Vedi anche le altre principali battaglie che i sulmonesi stanno combattendo per un ospedale all’altezza, il mantenimento del tribunale e contro la Snam.

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