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Sulmona Pd contro Peddè, Casciani a Bruno Di Masci: “menti sapendo di mentire” Sulmona Pd contro Peddè, Casciani a Bruno Di Masci: “menti sapendo di mentire”
SULMONA – Il Pd di Casciani accusa Bruno Di Masci di mentire sapendo di mentire quando l’anno scorso avrebbe benissimo potuto non appoggiare la... Sulmona Pd contro Peddè, Casciani a Bruno Di Masci: “menti sapendo di mentire”

SULMONA – Il Pd di Casciani accusa Bruno Di Masci di mentire sapendo di mentire quando l’anno scorso avrebbe benissimo potuto non appoggiare la comatosa amministrazione di Annamaria Casini e andare al voto nella successiva primavera. Fra l’altro l’azione di Di Masci scatenò le ire del Pd oggi ufficiale che lo espulse dal partito insieme ai suoi “bravi” di riferimento. Oggi come allora non si capisce il motivo per cui l’atteggiamento di Di Masci è cambiato. Oppure, si può trarre la conclusione che oggi, rispetto ad un anno fa è pronto per andare ad elezioni. Certamente trovare le differenze fra un commissariamento e questa cenciosa accozzaglia attualmente al governo della città sarebbe eroico, dal momento che nell’ultimo anno non si è potuta che delineare ancor di più l’inadeguatezza e l’impotenza, di un’amministrazione che non è mai stata unita, logica conseguente del fallimentare sistema multilista che porta troppi galli nel pollaio.

La situazione attuale nell’ottica di nuove elezioni vede uno scenario particolarmente frammentato: Di Masci a questo punto, fuori dal Pd non si capisce cosa rappresenti oggi e a nome di chi parli, dal momento che non è più inseribile in nessun contesto politico cittadino. Il circolo del Pd che tra fuoriusciti, espulsi e litigi interni non può far altro che attaccare ogni passo incompiuto del sindaco ma di fatto senza avere un’idea chiara su come risolvere la situazione drammatica che si è venuta a creare in città. Gerosolimo con le sue liste lanciate come coriandoli è già pronto alla sfida, certamente sarà da annoverare nelle sue cinque liste annunciate il gruppo del PSI che notoriamente, col suo migliaio di voti è sempre allerta per capire chi gli offrirà un seggio questa volta. La Lega non Lega di Sulmona che deve puntare su una ex piddina doc, Roberta Salvati, per rassicurare chi, da furori non ha molta fiducia della provenienza politica dell’ex sindaco Federico. Connubi quasi artistici, comunque, quelli che si stanno venendo a creare. Infine dovrebbe esserci anche il Movimento5Stelle sulmonese che pur nelle difficoltà e in un momento storico critico all’interno di un sistema di base che chiede al capo politico Di Maio rigenerazione e compattezza, ha visto alle ultime europee un risultato insperato a Sulmona, classificandosi al secondo posto assoluto dopo la Lega e prima del Pd ottenendo 1997 voti. Di SBIC non si hanno notizie e le altre listarelle sono destinate all’unione con qualche multilista più o meno di riferimento.

Staremo comunque a vedere se nelle prossime ore Bruno Di Masci riuscirà nell’impresa titanica di far cadere la Casini. Malgrado il ritiro degli assessori infatti non è affatto detto che abbia i numeri per sciogliere la giunta, sostenuta in tempi diversi, secondo gli interessi del momento, un po’ da tutti quanti. E la minoranza potrebbe, per l’ennesima volta, diventare maggioranza.

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