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Sulmona e l’ipocrisia di plastica del Movimento5Stelle Sulmona e l’ipocrisia di plastica del Movimento5Stelle
Il termine ipocrisia è ricorrente quando pensiamo al “Movimento Cinquestelle-con-poltrona”, ma non è usato alla leggera. Purtroppo i fatti, costituiti dalla realtà delle cose... Sulmona e l’ipocrisia di plastica del Movimento5Stelle

Il termine ipocrisia è ricorrente quando pensiamo al “Movimento Cinquestelle-con-poltrona”, ma non è usato alla leggera. Purtroppo i fatti, costituiti dalla realtà delle cose che accadono dimostrano che l’ipocrisia è un male dilagante. Se per qualche fantasiosa pandemia, l’umanità dovesse perdere gli ipocriti, invece di parlare di miliardi di persone discuteremmo di poche migliaia e non ci sarebbero problemi per il pianeta. Perché l’ipocrisia che oggi affligge il mondo non solo non risolve i problemi, mascherati con soluzioni ridicole e volontariamente insufficienti, ma continua ad aggravare le condizioni di un sistema sempre più sopraffatto dall’inquinamento.

Quindi continueremo a vedere senatrici che bevono con bicchieri di vetro dalle fontane ma viaggiano in automobili di plastica ed assessori che sostituiranno le bottigliette di plastica con boccette di allumino. Mostrare un’illusione di bontà, nascondendo l’incapacità sotto al tappeto è, del resto, la caratteristica principale del Movimento Cinquestelle-senza-più movimento, quello che giustifica ogni azione affermando “che non c’era altra scelta”. Tradire oggi per sopravvivere domani. Gli ex grillini anti draghi, anti euro, anti vax obbligatori e signoraggio bancario, governano/governati al servizio di Draghi e Berlusconi, di Salvini e Renzi che pure ne decretarono il fallimento dopo il Conte uno e due. Al governo per rivoluzionare e per cambiare, ma nella realtà facendosi sfilare lentamente ogni conquista. Il Movimento governista non è mai riuscito ad invertire produzioni inquinanti, pur avendo ministri all’ambiente, imponendo dei tempi per convertire le fabbriche e per sfruttare le energie pulite, cosa che la tecnologia attuale permetterebbe senza problemi da anni. Altro che 2050!

L’assessore D’Andrea, pur non rappresentando un pilastro intellettuale e politico, sarà comunque vicino alla sua bottiglietta di alluminio, trasmettendo amore e calore a tutti quei coloro che nella bottiglietta vedono la punta dell’iceberg temperata e non il montagnone che vive sott’acqua.

Dal 2020 la quantità di materiali plastici usata per la costruzione di un’automobile sarà mediamente di 350 kg e cioè circa il doppio che nel 2015. Questo perché (pensate un po’) bisognava raggiungere un più basso indice di emissioni inquinanti, come dettato dalle istituzioni: più l’auto è leggera e meno consuma. Quindi l’assessore D’Andrea, che (fra l’altro) non ha pensato nemmeno per un attimo ad acquistare una macchina elettrica, come anche la sua senatrice Di Girolamo, sfrecciante nella Giulia Alfa Romeo nuovissima, andranno raggianti in direzione-poltrona a Roma con la loro bottiglietta d’allumino dentro ad un’auto di plastica che va a petrolio.

Mirko Mocellin