ovidio news
Sulmona, come da copione respinta la mozione di sfiducia al sindaco Sulmona, come da copione respinta la mozione di sfiducia al sindaco
SULMONA – Consiglio Comunale incandescente ma… nessuno ha avuto alcun brivido di suspance, non ci sono state sorprese e la mozione che oggi avrebbe... Sulmona, come da copione respinta la mozione di sfiducia al sindaco

SULMONA – Consiglio Comunale incandescente ma… nessuno ha avuto alcun brivido di suspance, non ci sono state sorprese e la mozione che oggi avrebbe dovuto sfiduciare in seduta di consiglio il sindaco Annamaria Casini e la sua ennesima proposta di governo cittadino, è filata dritta dritta all’epilogo ampiamente previsto: sette sfiducianti non sono bastati, infatti, a chiudere la partita e a tornare alle urne, quando ne sarebbero occorsi nove.

Come ogni commedia che si rispetti però, lo spettacolo lo ha offerto eccome, se non per sovvertimenti di trama, almeno per le interpretazioni degli attori: per stessa ammissione dei consiglieri e della presidente del Consiglio, Katia Di Marzio, uno spettacolo indecoroso da offrire ai cittadini. Toni alti (a volte altissimi) hanno caratterizzato i singoli interventi in scontri poco cavallereschi uno contro l’altro, con accuse reciproche…. Ramunno contro Pingue, Pingue contro Ramunno, Di Masci contro Salvati (ehm… sì entrambi nei banchi della minoranza), Santilli contro tutti, Bianchi contro il Sindaco….(seduta sospesa per dieci minuti in seguito al litigio). Insomma un teatrino. Mancavano gli stracci (veri) e il tifo da stadio.

In effetti ce lo si poteva aspettare con il vorticoso scambio, in questi ultimi mesi, non solo di nuove giunte ed assessori, ma soprattutto di salti (della quaglia) di là e di qua dai banchi della maggioranza a quelli della minoranza che, se non stavano attenti, secondo noi, entrando in assise anche i consiglieri dovevano rifletterci bene prima di andare a sedersi.

Tutti contenti: la maggioranza per aver “schiacciato” la mozione e rintuzzato l’attacco; la minoranza per aver fatto una mozione predestinata a schiantarsi (e con una tempistica che qualche sospetto, in effetti, lo ha destato in molti, compreso Ramunno).

Va detto che il finto colpo di scena ci sarebbe pure stato, quando il consigliere di minoranza Tirabassi ha coinvolto il Segretario Generale per dichiarare che i tempi tecnici per poter andare ad elezioni, ci sarebbero ancora, spiegando esattamente la procedura, in risposta al consigliere Di Rocco, che invece sosteneva che ormai l’esito della sfiducia sarebbe stato soltanto il commissariamento: a quel punto Santilli rompe gli indugi e dichiara di volersi opporre ai giochetti della minoranza e di voler dare appoggio alla nuova maggioranza del sindaco.

La seduta consigliare odierna, tuttavia, qualche “certezza” in più ce l’ha data: Santilli ha dichiarato di lasciare il suo gruppo di Sulmona al Centro ma di restare in maggioranza come gruppo dei non iscritti; Tirabassi e Bianchi che stanno costituendo Fratelli d’Italia; della Salvati già sappiamo che ormai è leghista; Di Masci che ha rotto con Di Rienzo e Bauci e (boh… chissà che farà da solo); questi ultimi che forse forse ci ripensano e ribusseranno al PD?; I gerosolimiani che hanno ritrovato l’amore con il sindaco….

Solo 7, mozione respinta e palla al centro. La partita dell’Amministrazione Casini ricomincia. Chi dice destinata ad esser ancora più traballante e vulnerabile di prima, chi la vede già defunta e nelle braccia di un commissario.

Ovidio News