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“Spesa in deficit e monetizzazione del debito”: a colloquio con Gianluigi Paragone “Spesa in deficit e monetizzazione del debito”: a colloquio con Gianluigi Paragone
ROMA – 20 Dicembre. Gianluigi Paragone rappresenta in questo momento un grosso problema per il Movimento 5 Stelle, al punto che i rumors lo... “Spesa in deficit e monetizzazione del debito”: a colloquio con Gianluigi Paragone

ROMA – 20 Dicembre. Gianluigi Paragone rappresenta in questo momento un grosso problema per il Movimento 5 Stelle, al punto che i rumors lo danno a rischio di espulsione.

La sua colpa? Il non aver accettato il Governo Conte in alleanza col Partito Democratico, e di avere addirittura votato contro la fiducia in occasione dell’ultima legge finanziaria. La nostra prima domanda fa proprio riferimento a questo passaggio della sua attività.

Non era possibile per te limitarti all’astensione? Votare contro la fiducia a un Governo di cui fa parte il tuo Movimento è apparso come un gesto di rottura…

Io sono un maledetto radicale. Non mi piace nascondermi, sono convinto delle mie azioni, non mi piace nascondermi dietro il non voto o l’astensione. L’ho fatto una volta per rispetto verso il voto di Rousseau (Paragone si astenne al momento della fiducia al secondo Governo Conte, dopo che la maggioranza degli iscritti alla piattaforma Rousseau aveva votato Sì all’alleanza con il Partito Democratico n.d.r.)… ma siccome sono fermamente convinto delle mie idee, e ho anche pagato prezzi molto duri dal punto di vista professionale, con la chiusura di ben tre trasmissioni… d’altra parte le mie posizioni sono note, sono posizioni radicali e chi mi ha candidato lo sapeva bene.

Cosa avrebbe dovuto cambiare nella finanziaria perché fosse evitato il tuo voto negativo?

Sicuramente l’adozione di un ampio deficit, come era nel programma elettorale e come avevamo detto agli elettori durante la campagna per le politiche, quella che ci ha portato al 32%.

Non è possibile che non ci siano mai soldi per le famiglie, per i piccoli imprenditori, per le misure di maggior impatto sociale, come alzare il livello dei salari… E inoltre non c’è la revoca delle concessioni autostradali… nelle scelte del Governo mancano quelle misure che penalizzino i poteri forti, dopo che la loro azione ha accresciuto le disparità sociali, in Italia e non solo. Io avevo presentato un emendamento per abbassare le bollette della luce e mi è stato bocciato.

Ma spendere in deficit, significa indebitarsi di più con le banche… se non emetti moneta…

Bisogna costringere l’Europa a prendere coscienza del fatto che c’è un Governo che impone la discussione di una monetizzazione del debito. In questo modo la spesa in deficit non viene contabilizzata. (La monetizzazione del debito significa che ad acquistare i titoli emessi dallo Stato per finanziarsi è la Banca Centrale, che si limita a non esigerne la restituzione: quindi questi titoli non vanno ad aggravare il Deficit dello Stato. N. d. r.) Invece la BCE con il Quantitative Easing (emissione di denaro da parte della Banca Centrale Europea, destinato ad evitare la deflazione, ossia la diminuzione del denaro in circolazione con conseguente aumento degli interessi sui prestiti N.d.r.) ci ha obbligato a iscrivere a bilancio la restituzione… ma in realtà potrebbe non farlo. Non ha senso che lo Stato debba prendere i soldi a prestito dalle banche private…

Il vistoso calo dei consensi del Movimento 5 stelle dipende, secondo alcuni, dai troppi compromessi accettati nei due governi di coalizione?

Il governo con la Lega aveva come punto debole Tria, un ministro dell’economia europeista in un governo eurocritico. Oggi siamo con un’altra forza che è tutta euro-ortodossa. Fra i due governi preferivo quello che almeno aveva un Bagnai e un Borghi…

Nel Movimento 5 stelle sono molti ad auspicare un ritorno di Alessandro Di Battista. Tu sei in buoni rapporti con lui? E’ pensabile un asse fra di voi?

Alessandro è sicuramente un amico, ma in questa fase i rapporti interni del Movimento sono molto inaciditi, per cui mi guardo bene dal coinvolgerlo in qualunque modo.

(Intervista a cura della Redazione di Ovidio News)