A usare i “disturbatori di frequenza” per rendere vane intercettazioni e troyan pensavamo fossero le spie russe o la CIA. Ma si sa che ormai la tecnologia più sofisticata è pronta per l’uso civile.
Ebbene, i manager dei Benetton, che presumibilmente possono spendere cifre considerevoli in sicurezza (ma non per i cavalcavia… per le loro telefonate…!) avevano pensato di evitare i controlli della finanza sulle loro attività criminali con questi strumentini altamente sofisticati. Ma la Finanza (ovviamente se n’è accorta) e questa accusa, che poi è allo stesso tempu una prova dell’illecito è andata ad aggiungersi alle altre.
I documenti pubblicati oggi dal Fatto Quotidiano, atti depositati dalla procura per consegnarli al Ministero che deve revocare le concessioni autostradali alla banda di criminali che le ha gestite fino a oggi (e che continua a gestirle) non lasciano alcun spazio alla fantasia.
Parlavano tranquillamente, i dirigenti di Autostrade, di come nascondere le loro pratiche (consistenti nel far finta di fare manutenzione, invece di farla sul serio, compilando rapporti falsi, risparmiando così cifre stratosferiche, utili a far salire i rendimenti delle loro azioni), di come bonificare i computer contenenti le prove, di come istruire i dipendenti. In definitiva di come ostacolare le indagini del Ministero e della Guardia di Finanza.
Il crollo del Ponte Morandi ha messo in luce tutte le ‘inadempienze’ di questa gente, e la Procura di Genova, in base alle indagini condotte dalla Guardi di Finanza, ha mandato agli arresti domiciliari Emiliano Giacobbi (Spea), Gianni Marrone (direzione VIII tronco) e Lucio Torricelli Ferretti (direzione VIII tronco). Misure interdittive, sospensione dai pubblici servizi per 12 mesi, per tecnici e funzionari di Spea e Aspi: Maurizio Ceneri; Andrea Indovino; Luigi Vastola; Gaetano Di Mundo; Francesco D’Antona e Angelo Salcuni.
Il titolo Atlantia (la finanziaria del gruppo Benetton proprietaria della Società Autostrade), che dopo le dichiarazioni distensive e tranquillizzanti del Ministro De Micheli (ricordiamo, vicina a Enrico Letta e prodotto della sua fondazione “Vedrò”, riccamente finanziata dai Benetton) aveva avuto pochi giorni fa un’impennata, è tornato a crollare (contrattazioni sospese per alcune ore) perdendo il 7%. Oltre agli arresti, a far crollare il titolo è stato l’annuncio che i ruoli chiave per la questione della revoca delle concessioni autostradali sono andati al Movimento 5 Stelle: Giancarlo Cancelleri sarà viceministro al Ministero dei Trasporti, Laura Castelli e Stefano Buffagni rispettivamente di Economia e Mise.
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