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Sgarbi: un Capitano di Ventura per Sulmona Sgarbi: un Capitano di Ventura per Sulmona
Dopo la ‘calata’ di Vittorio Sgarbi a Sulmona, tutta la politica cittadina è in fibrillazione. Premettiamo che questo blog, pur garantendo ai lettori l’assoluta... Sgarbi: un Capitano di Ventura per Sulmona

Dopo la ‘calata’ di Vittorio Sgarbi a Sulmona, tutta la politica cittadina è in fibrillazione.

GIOVANNI ACUTO/JOHN HAWKWOOD | Condottieri di ventura

Premettiamo che questo blog, pur garantendo ai lettori l’assoluta correttezza informativa, non potrà essere neutrale nel corso della prossima campagna elettorale, dato che due nostri redattori sono nel coordinamento della lista “Rinascimento” lanciata per le comunali dal celebre critico d’arte.

Gli elementi a favore di questa lista ci sembrano diversi, e proveremo ora ad elencarli, indicando anche i dubbi di chi la combatterà,

Innanzitutto, Sgarbi è un personaggio notissimo, con entrature internazionali al top. una fama indiscussa come critico d’arte ma anche come organizzatore di grandi mostre e grandi eventi. Gli sarà dunque possibile lanciare Sulmona al livello che le spetta nel panorama artistico e culturale nazionale, europeo e mondiale. Proprio ciò che è completamente mancato sino ad oggi: si pensi solo alla Giostra, alle sue incredibili potenzialità, e alla risonanza zero da cui è contraddistinta, contrariamente a molti altri eventi analoghi… Il Palio di Siena, La Quintana di Foligno, Il Palio del Mare di Porto Sant’Elpidio…

Sulmona ha un patrimonio artistico, in particolare architettonico, di tutto rispetto, eppure nel mondo è conosciuta essenzialmente per i confetti…

Vero è che Vittorio Sgarbi non sappia cosa significhi “bon ton” e scandalizza sepolcri imbiancati e madamine con un robusto uso del turpiloquio e una notevole dose di trasgressioni gratuite. Ma comunque si voglia giudicare questa parte della sua immagine (e tenendo presente che è in tutta evidenza costruita a tavolino, dai tempi di “voglio la morte di Federico Zeri”) bisogna ammettere che gli ha permesso di conquistare un posto di rilievo, diremmo ‘di copertina’ nella comunicazione: ogni volta che apre bocca nasce un caso mediatico… e questo si riverbererà in maniera incredibile su Sulmona.

Dopo l’avvento dell’era ‘pandemia’, Sgarbi ha assunto una posizione fortemente critica nei confronti dell’informazione ufficiale e della politica del Governo Italiano. Questo può temporaneamente avergli alienato molte simpatuie nella cosiddetta opinione pubblica, pesantemente condizionata da una propaganda ossessiva a base di ‘mascherine e distanziamento’.

Ma si dà il caso che col passare del tempo, lo scorrere dei mesi e i continui fiaschi delle politiche di contenimento, il sentimento generale stia profondamente cambiando. Tutti ammettono che ci sia in giro questo virus e che faccia gravi danni nella popolazione anziana: ma ormai gran parte dei cittadini ritiene che ci si debba convivere, e che sia da poveri stupidi accettare di “smettere di vivere per campare qualche anno, o qualche mese, in più”. E non parliamo qui di una campagna di vaccinazione presentata come priva di rischi, e che invece, già si capisce, di rischi potrebbe comportarne molti.

Sgarbi fa poi parte a livello nazionale di uno schieramento, quello di centro-destra, con dentro molte anime, alcune delle quali decisamente escludenti. Immaginiamo che molti cittadini di Sulmona non voterebbero mai la Lega (ex)Nord o i fascisti o Berlusconi. Ma è vero anche il contrario, ossia che un elettore di destra mai voterebbe per il PD (almeno oggi che Renzi se n’è andato). Quanto agli elettori 5 Stelle, quelli residui, dovrebbero essere in grandi ambasce: il partito di Di Maio è diventato una sorta di PSDI, senza più attivisti, senza più ideali, senza uno straccio di democrazia interna; quello di Di Battista non è mai nato….

In questo quadro, in una elezione LOCALE, votare per la lista Sgarbi significherà votare per Sulmona, Punto. Sarà come eleggere il critico nel ruolo di Capitano di Ventura, mettendosi a sua disposizione, affidandogli il compito di riscattare la città.

Già, perché la cosa più grottesca che stiamo in questi giorni leggendo sui media locali, è il presunto ‘sfregio’ alla politica cittadina che sarebbe consumato con l’elezione di quel sindaco “straniero” che Sgarbi sta cercando di individuare.

Una politica cittadina dove l’elezione viene raggiunta in gran parte grazie al voto clientelare, ottenuto con le promesse spicciole – possibili grazie al controllo delle partecipate… una politica cittadina che ha espresso come sindaco l’imbarazzante Annamaria Casini, eletta, dimessasi, ritornata, ridimessasi, ritornata, con maggioranze variabili, con consiglieri comunale che passano disinvoltamente da destra e sinistra e ritorno senza il minimo ritegno, con forze politiche che sembrano (e sono) più comitati d’affari che partiti… . Una politica che ha permesso, letteralmente, la morte della città… amministrazione dopo amministrazione, sindaco dopo sindaco, clientela dopo clientela, con l’ambizione e l’interesse personale di individui men che mediocri… e non solo: oltretutto condizionata dai giochi di partito portati avanti da personaggi squalificati e squalificanti, presidenti e consiglieri regionali pronti a ogni tradimento e a ogni indicibile accordo per piazzare qualche scagnozzo in posti remunerativi.,..

Bene, questa politica cittadina, che definire ‘vuoto pneumatico’ è già troppo benevolo, deve fare non uno ma dieci passi indietro.

Che si parli di elettori di sinistra, di elettori di destra, di elettori Cinque Stelle, il nostro augurio è che si rendano conto che la politica nazionale, gli schieramenti romani, o al limite regionali, non significano letteralmente NULLA in un’elezione comunale che sarà come un referendum: “Vuoi tirar fuori Sulmona dalla Palude?” Sarà una lotta. Già vediamo schierate le truppe che per brevità chiameremo “di Gerosolimo”, che dalle posizioni conquistate in questi anni sparano bordate o, cosa più grave, offrono vantaggi a chi si allei con loro. Ma il gioco si fa duro, e dunque sono arrivati i duri… si dia pure fuoco alle polveri!|

Franco Slegato