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Se hai un corpo e puoi respirare, puoi fare yoga. Ne parliamo con l’insegnante Sara Di Francia Se hai un corpo e puoi respirare, puoi fare yoga. Ne parliamo con l’insegnante Sara Di Francia
L’AQUILA – Spesso sentiamo dire che praticare yoga fa bene. Una disciplina che viene dall’oriente e coinvolge oltre al corpo anche la mente e... Se hai un corpo e puoi respirare, puoi fare yoga. Ne parliamo con l’insegnante Sara Di Francia

L’AQUILA – Spesso sentiamo dire che praticare yoga fa bene. Una disciplina che viene dall’oriente e coinvolge oltre al corpo anche la mente e lo spirito. L’aquilana Sara Di Francia, insegna yoga da quasi dieci anni e ha accettato di rispondere a qualche domanda per approfondire un po’.

Quando hai iniziato a praticare yoga?

“Ho iniziato nel 2008, con Daniela Visione, una delle vittime del sisma,  con danza del ventre e lei, poi, ci regalò un mese di yoga per provare, da allora, in pratica, non ho più smesso. Dopo il terremoto, insieme ad altre due ragazze iniziammo il corso di formazione da insegnanti a Roma, presso la scuola Odaka, che ci ha accolte e supportate in tantissimi modi. Alla fine, però, dopo qualche tempo, sono rimasta solo io. Nel 2010 ho sostenuto gli esami per il certificato ed ho iniziato il mio primo “corso” da insegnate, avevo una ragazza sola che mi seguiva, alla palestra “attiva” (una delle prime ad aver riaperto), poi ci spostammo ad Onna, al centro polifunzionale, dove si creò un bel gruppetto che va avanti ancora oggi. Per qualche anno ho insegnato in varie palestre, ma poi, nel 2016, ho deciso di aprire un centro tutto mio”.

Perché le persone iniziano a praticare yoga?

“Le persone scelgono di iniziare a praticare yoga per vari motivi: dal mal di schiena, alla sciatica, a motivazioni, invece, più mentali, come il bisogno di abbassare i livelli di stress, ma ci sono anche persone naturalmente portate all’autoanalisi, al bisogno di esplorarsi e conoscersi in profondità. Io consiglio di iniziare la pratica yoga senza troppe aspettative, mi piace che le persone si diano il tempo di esplorarsi, di capire quale sia il loro limite fisico o psichico in quel momento, in quella posizione o in quella respirazione, prendere contatto con se stessi per scoprire, magari, lati del proprio carattere che non conoscevamo”.

Quante volte a settimana bisognerebbe dedicarsi allo yoga?

Credo che il minimo sindacale sia di un’ora a settimana, ma già dalle 2 alle 3 volte a settimana si possono ottenere buoni risultati per quanto riguarda la condizione fisica, ma con i ritmi di oggi non è facilissimo essere “costanti” e le prime posizioni “difficili”, io le faccio affrontare almeno dopo tre mesi di pratica, anche se, per me, il concetto di difficile è sempre relativo. Infatti grazie allo yoga accessibile, le mie lezioni sono alla portata di tutti, e da quest’anno ho deciso di dedicare 2 ore solo a chi ha un qualsiasi tipo di difficoltà fisica, sia lieve che più grave. Il motto dello yoga accessibile è: se hai un corpo e puoi respirare, puoi fare yoga“.

Lo yoga può essere fatto a qualsiasi età?

Sì, anzi, fare yoga in età avanzata permette il recupero, o comunque il mantenimento di buone condizioni di salute e benessere fisico e mentale”.

Samanta Di Persio