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Scanno, “il borgo dei fotografi” Scanno, “il borgo dei fotografi”
“A spasso per l’Abruzzo”, Il blog di Giuseppe Solarino Se vogliamo parlare di centri turistici dell’Abruzzo interno non possiamo non citare Scanno. Il borgo,... Scanno, “il borgo dei fotografi”

“A spasso per l’Abruzzo”, Il blog di Giuseppe Solarino

Se vogliamo parlare di centri turistici dell’Abruzzo interno non possiamo non citare Scanno. Il borgo, situato nell’alta valle del Sagittario a 1050 metri di altezza, è ricco di bellezze artistiche e naturali che ne fanno un’importante meta per il turismo eco-sostenibile.

Scanno, che fa parte della rete dei Borghi più belli d’Italia, è famosa anche come “Borgo dei fotografi”. Difatti sono stati numerosi i fotografi di rilievo, anche stranieri, che hanno immortalato i suoi scorci pittoreschi nel corso del secolo scorso e che hanno contribuito a farne una celebre meta turistica. Basti pensare a fotografi del calibro di Hilde Lotz-Bauer, Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Renzo Tortelli, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Mario Cresci. Il paese è circondato dalle montagne che, in passato, ne hanno garantito la protezione da scorrerie e invasioni. Nelle sue vicinanze si trova l’omonimo lago, dalla caratteristica forma di cuore, diviso con il vicino comune di Villalago. Il lago di Scanno si formò in tempi remoti a causa di una frana del monte Genzana che, sbarrando il corso del fiume Tasso, diede vita allo specchio d’acqua. Si tratta dell’unico lago naturale d’Abruzzo. Caratteristica la chiesetta di Santa Maria del Lago o dell’Annunziata, risalente al 1702, che si specchia nelle acque del lago. Vi si accede attraverso due rampe di scale e presenta un interno neogotico con un altare centrale e una nicchia con una statuetta della Madonna. Poco lontano da Scanno, posta a 1260 metri sul monte Genzana, vi è la piccola frazione di Frattura. Non si tratta della collocazione originale in quanto la vecchia sede di Frattura si trovava nelle vicinanze dell’attuale (costruita negli anni ’30 del secolo scorso). Frattura vecchia venne distrutta dal violento sisma del 1915 che causò la morte di ben 175 persone. Ancora oggi è possibile vederne i ruderi.

A Frattura nuova durante tutto il corso dell’anno risiedono 24 persone ma nel periodo estivo la frazione si ripopola. Vi si trova la chiesa intitolata al patrono San Nicola, la cui festa, molto sentita dai fratturesi, si celebra la prima domenica di settembre. Poco lontano vi è la vecchia scuola che, in tempi recenti, è stata trasformata in un bel museo delle arti e delle tradizioni popolari. Frattura è famosa per la produzione di una varietà di fagiolo bianco dalla buccia molto sottile. Parte del territorio di Scanno rientra nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM). Si tratta dell’area montana di Passo Godi, sita a 1630 metri di altezza, famosa per essere una stazione sciistica. Da Passo Godi si diparte un sentiero che porta a Ferroio dove si trova una stele posta a ricordo di una visita di papa Giovanni Paolo II che amava queste montagne.

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Tornando da Passo Godi a Scanno, lungo la strada statale, si incontrano la chiesa di San Liborio, e nei pressi, la chiesa di San Lorenzo la cui area circostante è meta degli scannesi, il 10 di agosto, per assistere alla notte delle stelle cadenti. Dopo aver descritto i dintorni di Scanno ora passiamo alla descrizione del centro abitato che conta 1700 abitanti. Le origini di Scanno risalgono al periodo romano ma è nel medioevo che il borgo comincia ad espandersi. Il centro storico è attraversato dalla cosiddetta “ciambella”, la strada dalla suddetta forma che consente a chi la percorre di ammirare alcuni tra i principali monumenti del borgo. Si parte dalla chiesa parrocchiale di Santa Maria della Valle di età romanica con tre navate interne. Proseguendo si giunge all’auditorium “Guido Calogero”, già chiesa delle Anime Sante, attualmente utilizzato per conferenze. Di fronte all’auditorium c’è la fontana del Sarracco risalente al XVI secolo. Più avanti si giunge alla piazza San Rocco o piazza Vecchia con la chiesetta di Santa Maria di Costantinopoli. Si risale verso la chiesa di San Rocco dedicata alla Madonna del Carmine con un affresco esterno raffigurante San Cristoforo. Nei pressi vi è la chiesa di Sant’Eustachio, patrono di Scanno, la cui festa si celebra il 21 settembre.

Ancora più avanti vi è la chiesa di San Giovanni Battista che accoglie una mostra permanente di statue sacre. Procedendo incontriamo la chiesa di Sant’Antonio Abate detto anche Barone al cui esterno il 17 gennaio si usa distribuire le “sagne”. Poi la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Infine si completa la “ciambella” ritornando a piazza Santa Maria della Valle passando davanti alla statua bronzea della Donna Scannese che indossa il costume caratteristico. Altre chiese sono quella di Sant’Antonio, dagli interni riccamente decorati, e quella di Sant’Egidio da cui si diparte il celebre “Sentiero del Cuore”. Possibile visitare il Museo della Lana che custodisce oggetti di vita quotidiana donati dalla popolazione locale. Caratteristici i numerosi portali delle antiche abitazioni che spesso presentano dei rilievi e raffigurazioni.

Scanno è celebre per la lavorazione del tombolo e la produzione orafa tra cui spicca la “Presentosa”, un monile al cui interno si trovano uno o due cuori e che si dona alla futura sposa.

Scanno è anche ricca di cultura e tradizioni popolari. Tra queste ultime “Ju Catenacce”, rievocazione dell’antico matrimonio scannese,che si celebra il 14 Agosto di ogni anno. Il corteo nuziale attraversa il borgo assieme alla sposa, accompagnandola prima in chiesa e subito dopo nella casa del neo-sposo. In questa occasione, ma non solo, è possibile ammirare le donne che indossano il caratteristico costume scannese e portano in testa un copricapo a forma di turbante che evoca un qualcosa di orientale. Durante la “Serenata de Le Chezette”, che si svolge il 5 gennaio, i giovani del borgo fanno una serenata sotto le finestre delle ragazze che si dovranno sposare. “Le Glorie di San Martino”, che si svolgono il 10 novembre, sono l’occasione in cui le tre contrade principali Plaja, Cardella e San Martino, danno vita ad una singolare competizione con l’accensione di altrettante pire di legna (le Glorie). Vince la Gloria che presenta una fiamma più alta e che dura più a lungo. Tra gli eventi culturali spicca il Premio letterario Scanno, che si svolge il 9 settembre, di importanza nazionale e non solo. A presiederlo giurie costituite da famosi critici letterari, giornalisti, e docenti universitari.Infine “Deguscanno” che si tiene ogni anno a novembre ed è un evento in cui si possono assaggiare i prodotti enogastronomici locali. In conclusione la natura, gli eventi culturali, la cucina, le tradizioni locali, le feste che si svolgono in ogni periodo dell’anno, sono dei validi motivi per cui Scanno merita di essere visitata.

G. S.