16 Agosto. Essere stati fascisti in gioventù non è reato, e neppure esserlo stati da più grandicelli. Però, diciamolo non è bello per un politico in carriera occultare un passato, anche abbastanza glorioso (ché fare i fascisti in Romagna negli anni ’80 non doveva essere poi facile) e, una volta scoperti, giustificarsi con una bugia.
Sandro Gozi è stato per lunghi anni militante nelle formazioni giovanili del Movimento Sociale, lo svela una fotografia pubblicata dai fascisti de Il Primato Nazionale, che forniscono anche malignamente altre informazioni. Lo è stato fino al terzo anno di Università, al 1990 (si laureerà due anni dopo): così dai registri d’iscrizione dell’Organizzazione Universitaria missina di quegli anni. Precedentemente è stato eletto come rappresentante della lista di Fare Fronte al Liceo Monti di Cesena.
Immaginiamo che raggiunto un più elevato grado di maturità e di coscienza di classe, non abbia potuto fare a meno di lasciare le brutte compagnie in cui si era infilato per approdare su sponde più sicure. Dal Savio alla Senna. Ma ridurre un’esperienza durata molti anni, e che sarà sicuramente stata formativa a un atto di ribellione, e soprattutto dichiarare ‘avevo 16 anni’ (età dell’iscrizione, certo… e poi?…) no, non è onorevole.
Ma certo da quella sua formazione nasce il suo amore sviscerato per l’Europa (“Un Impero di 400 Milioni di Uomini” di Jean Thiriart era un classico dell’estrema destra di quegli anni, insieme alle gesta delle Waffen SS europee) e forse anche per la Francia, la sua Légion Etrangère, la mitica OAS, i grandi scrittori collaborazionisti, da La Rochelle a Brasillach…
Da Vichy a Macron, il passo è breve.