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San Raffaele 11 lavoratori a rischio licenziamento: lite in comune fra Sindaco Casini e Consigliera Bianchi su procedure e responsabilità San Raffaele 11 lavoratori a rischio licenziamento: lite in comune fra Sindaco Casini e Consigliera Bianchi su procedure e responsabilità
SULMONA – La questione è spinosa e riguarda il tetto di spesa per le prestazioni sanitarie svolte, in questo caso, dal San Raffaele in... San Raffaele 11 lavoratori a rischio licenziamento: lite in comune fra Sindaco Casini e Consigliera Bianchi su procedure e responsabilità

SULMONA – La questione è spinosa e riguarda il tetto di spesa per le prestazioni sanitarie svolte, in questo caso, dal San Raffaele in regime di accreditamento con il servizio sanitario pubblico. Nella fase attuale si sta cercando la via più breve per risolvere la delicatissima situazione delle coperture finanziarie che attualmente sarebbero oltre i margini previsti. Il tempo passa e il 2019 volge al termine, un termine entro il quale bisognerà affrontare il problema ed evitare che 11 persone e le loro famiglie restino senza lavoro ed introiti. Chi lo dovrà risolvere? Il dibattito si è acceso durante l’incontro di stamattina voluto dal sindaco per fare il punto della situazione.

“Dev’essere risolta urgentemente entro il 2019 la vertenza della clinica San Raffaele, che ha avviato le procedure di licenziamento di 11 lavoratori. Pertanto chiedo alla Regione un atto di coraggio, affinché si possano scongiurare i gravi disagi alle famiglie, i danni all’occupazione locale e il conseguente ridimensionamento del servizio (unico in Abruzzo e complementare all’offerta pubblica) che non consentirebbe, inoltre, ulteriori investimenti nel territorio da parte dell’azienda. Abbiamo appreso, nella riunione odierna, per voce del funzionario regionale, in quanto assenti gli assessori regionali di riferimento invitati, Nicoletta Verì e Piero Fioretti, la volontà della Regione di risolvere la situazione, che sarà discussa nel prossimo tavolo di monitoraggio previsto per fine mese. E’ necessario che si definisca in modo chiaro e urgente la vertenza che deve essere chiusa in maniera positiva entro quest’anno. Una questione parte integrante di un progetto di riqualificazione e di riequilibrio della nostra sanità, spesso sacrificata rispetto ad altri territori regionali, che sarà oggetto di confronto nello stesso tavolo di monitoraggio”. E’ quanto afferma il sindaco Annamaria Casini, la quale ha fortemente voluto l’incontro che si è tenuto questa mattina nella sede municipale, alla presenza del funzionario del Dipartimento regionale alla Sanità, delle consigliere regionali Marianna Scoccia e Antonietta La Porta, del direttore della San Raffaele Pierluigi Marinelli e dei rappresentanti sindacali, insieme all’assessore comunale Pierino Fasciani e ad alcuni consiglieri comunali.  A margine dell’incontro il sindaco Annamaria Casini ha incontrato, nell’aula consiliare, i lavoratori della San Raffaele, ribadendo “solidarietà e il massimo impegno da parte dell’ amministrazione affinché siano salvaguardati i posti di lavoro e non sia messa a repentaglio la stabilità economica di molte famiglie, causando disagi all’utenza e ridimensionamento dei servizi per una struttura di eccellenza regionale, che andrebbe invece valorizzata”.  

Le rappresentanze sindacali ieri hanno svolto un’assemblea che si è conclusa con la dichiarazione dello stato di agitazione dei lavoratori: “Solo la Regione con il presidente Marsilio e l’assessore alla sanità può derogare ai tetti di spesa per le prestazioni di “alta complessità”, deliberando l’adeguamento del budget a totale copertura delle attività di Unità Spinale della casa di cura di Sulmona“. Su questa stessa linea, dunque, anche il sindaco Casini.

Non è stata di questo parere Elisabetta Bianchi, che durante l’incontro di oggi ha fortemente criticato il metodo seguito dal sindaco, “in quanto al tavolo mancano gli eletti regionali e nazionali delle forze politiche che governano i Ministeri della Salute e delle Finanze che devono monitorare la soluzione prospettata da Regione Abruzzo”. Insomma la consigliera ritiene che non sia sufficiente una soluzione all’interno della istituzione regionale, ma che si debba investire tutti i rappresentanti regionali e nazionale governativi (M5S, Pd e Leu).

Il sindaco ha ribattuto che la prima a non doversi sottrarre a precise responsabilità per evitare i licenziamenti è la Regione Abruzzo, cui compete la materia in questione e che deve dunque farsi carico della soluzione.

E se gli assenti hanno sempre torto, anche in questo caso assai eloquente è, infatti, la rimarchevole assenza dei pur invitati assessore alla Sanità, Nicoletta Verì e Piero Fioretti: una vacanza che la dice lunga circa l’immobilismo delle istituzioni regionali competenti in materia di sanità e circa le intenzioni politiche dirimenti riguardo le scelte e le azioni da fare.

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foto: by ovidionetwork