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Salvini nelle spire del Serpente. Cronaca di una fine annunciata? Salvini nelle spire del Serpente. Cronaca di una fine annunciata?
E mentre Zingaretti si affanna a tirare fuori il capino dalle acque del destino, quasi tangibile, di un asse Movimento 5 Stelle-PD, di cui,... Salvini nelle spire del Serpente. Cronaca di una fine annunciata?

E mentre Zingaretti si affanna a tirare fuori il capino dalle acque del destino, quasi tangibile, di un asse Movimento 5 Stelle-PD, di cui, alcuni minuti fa, ha dichiarato attraverso i tg, non vuole far parte (a costo di formare un altro partito tutto suo), vediamo che cosa accade sull’altro corno del dilemma “composizione prossimo Governo”.

In Ovidio News abbiamo dei sospetti, per carità, tutti fantasiosi, di quel che sta accadendo. In breve: Berlusconi farà fare a Salvini la stessa fine di Fini… con la differenza che Salvini ha fatto molti più peccati… Crediamo verosimile che Salvini e Berlusconi non abbiano di fatto trovato un accordo e che Salvini, troppo sicuro che lo avrebbe invece ottenuto, si sia ritrovato con le mutande in mano. Il Capitano sta annaspando quando in realtà starebbe già fuori dai giochi…. Il Giornale (di Berlusconi) oggi esce con la notizia: Verdini condannato a 7 anni… “rischia” di scontare la pena in carcere... Voi direte: e che ci azzecca?

Berlusconi è così, comincia “a farti fuori” (dalla scena, beninteso) prima i parenti.

Letterariamente ricorda il tipico avvertimento mafioso.

In considerazione di questa ipotesi si delinea una sostanziosa possibilità che il Movimento 5 Stelle, finora in prudente attesa che la fluidità della situazione prenda un qualche corpo, decida di tentare di “ragionare di governo” con la parte di Lega “senza il nord” e senza il Capitano.

Quello che si sta agitando nel surreale sodalizio Berlusconi-Salvini, non è tuttavia così “fantasioso” come potrebbe apparire: conosciamo nei dettagli di cronaca come Berlusconi si vendicò degli sgarri di Fini, che stava tentando di fargli le scarpe, contando sui crediti in ascesa fra la gente (similmente a quanto ha tentato di fare Salvini nei giorni scorsi): sgarro che Berlusconi, con due mosse ridusse a zero, come detto,  prima “con avvertimenti” ai familiari (la moglie fu ridotta dal ruolo di probabile first lady in ascesa a povera sorella inguaiata dai traffici illegali del fratello, Giancarlo Tulliani, arrestato a Dubai, per riciclaggio, giusto all’indomani delle esternazioni supponenti di Fini); poi strinse il nodo della cravatta dell’ex alleato (chissà con quale “promessa” di tirar fuori chissà quali scheletri dai suoi armadi, sbarazzandosene definitivamente e riducendolo all’esclusione dal panorama politico. Da allora: Fini sparì dalle scene.

Ora, con provata formula, sta facendo lo stesso con il tronfio Salvini? Ci domandiamo come mal digerì lo sgarro che l’emergente Capitano, a fronte di un Berlusconi in apparente tramonto, all’indomani delle elezioni politiche del marzo del ‘18, manovrò fino a metterlo all’angolo. B. da buon serpente, si mise in modalità attesa, ingoiando a fatica il rospo (che infatti ne impedì i suoi classici sorrisi a tutta dentiera), limitandosi a dargli un beneplacito di facciata ma, nelle segrete stanze, chiedendogli in cambio di non pensarci neanche a sganciarlo: B. ha in mano certamente tutto il dossier fornitogli dal suo amico Putin e ci metterebbe un secondo a distruggere il Capitano. Ma B. abbiamo detto che è un serpente: va avanti nella consumazione della sua vendetta politica, per gradi, avvolgendoti nelle spire fino a soffocarti, prima di divorarti. Ed ecco che prima fa circolare la notizia che non è vero che sarebbe disposto ad appoggiare Salvini alle prossime elezioni; poi la mossa che lo strangola: la solita vecchia mossa di attaccare i familiari… Verdini, il suocero in pectore di Salvini; B. fa dire al suo Giornale, che rischia di andare al gabbio. Ecco qua: crediamo che Salvini stia sudando freddo, perché ha la spaventosa sensazione di essere un dead man walking.  Succede, ad avere a che fare con uomini s-Pregiudicati e dalle modalità operative dei mafiosi come il Cavaliere! Una prece per Salvini!

E come doveroso, nei titoli di coda: i personaggi NON sono inventati e la narrazione, ancorché verisimile, non è che una nostra fantasia.

Ariel