Salvini ferma il cambiamento e torna a casa: “E’ il momento di riunire il Centro Destra”… e rilanciare la repubblica degli affari

12 Agosto. E’ impressionante il numero e la qualità dei cambiamenti che il capo della Lega ex-Nord ha impedito facendo cadere il governo Conte.

Cominciamo con la revoca delle concessioni autostradali alla banda Benetton, che non pagherà così il fio delle sue evidenti ed enormi colpe per il crollo del Ponte Morandi e la mancata manutenzione della rete autostradale sotto la sua responsabilità.

Continuiamo: il taglio di 345 parlamentari, che avrebbe obbligato ad una bella dieta dimagrante la Casta dei politici, dimezzando il suo potere clientelare. Oltre a far risparmiare un mucchio di soldi ai cittadini.

La Commissione d’inchiesta sul sistema bancario, che guidata da Pierluigi Paragone avrebbe scoperchiato il nido di serpi che si cela dietro gli affari di banca d’Italia e delle maggiori banche nazionali, portano a conoscenza di tutti nomi e cognomi dei responsabili delle crisi e delle vere e proprie truffe consumate a danno dei risparmiatori negli ultimi decenni.

La legge sul salario minimo, che avrebbe assestato un colpo non indifferente ai ‘prenditori’, ossia a quegli imprenditori che fanno business sulla pelle dei dipendenti, con paghe da fame.

La riforma della giustizia, approvata a metà, con la velocizzazione dei processi ed il temutissimo (dai delinquenti soprattutto in colletto bianco) blocco della prescrizione.

La riforma della sanità, con il parziale superamento della famigerata legge Lorenzin.

Salvini mira anche a far approvare una legge per le autonomie regionali così come concepita dalle regioni ricche del Nord, cui il M5S opponeva una riforma basata sulla solidarietà nazionale.

Un nuovo (vecchio) governo di Centro Destra riporterà il paese nelle mani dei soliti noti…. la zingarata è finita.

O. N.