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Roma, ucciso a coltellate un Carabiniere: presi gli aggressori Roma, ucciso a coltellate un Carabiniere: presi gli aggressori
Una vicenda di droga alla base del brutale assassinio del govane carabiniere di Roma. Ha confessato uno dei due giovani statunitensi fermati a poche... Roma, ucciso a coltellate un Carabiniere: presi gli aggressori

Una vicenda di droga alla base del brutale assassinio del govane carabiniere di Roma.

Ha confessato uno dei due giovani statunitensi fermati a poche ore dall’assassinio. Si tratta di uno studente, abituale consumatore di droga.

Ha colpito più volte e più volte, dopo essere stato bloccato bloccato assieme ad un altro connazionale perché ritenuti responsabili di furto e estorsione.

Il cordoglio dell’Arma dei Carabinieri che con un post su Facebook esprime il proprio dolore per l’accaduto : “Nella sua nuda essenza anche la tragedia più grande è fatta di numeri – scrivono – Il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno. È morto stanotte a Roma per 8 coltellate, inferte per i 100 euro che i due autori di un furto pretendevano in cambio della restituzione di un borsello rubato. In gergo si chiama ‘cavallo di ritorno’. Ma quei numeri non sono freddi, sono il conto di un’esistenza consacrata agli altri e al dovere, di una dedizione incondizionata e coraggiosa, di un amore pieno di speranze e di promesse. E la tragedia reca la cifra più alta: l’infinito. Il più vivo dolore per una mancanza che affligge 110 mila Carabinieri. Il più vivo cordoglio ai Suoi cari, che stringiamo in un immenso, unico abbraccio”.

Il caso sembra risolto con la confessione dello studente americano, mentre è viva la polemica per la strumentalizzazione operata da gran parte della stampa nazionale, che aveva immediatamente sposato la tesi degli assassini maghrebini, senza che nulla confermasse questa connotazione etnica degli assassini.