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Riduzione dei parlamentari: Il taglio che nessuno voleva e che tutti hanno votato per paura Riduzione dei parlamentari: Il taglio che nessuno voleva e che tutti hanno votato per paura
Roma, 8 Ottobre. Con soli 14 voti contrari, la Camera dei Deputati ha votato in ultima chiamata il provvedimento Costituzionale che taglia, quasi dimezzandolo,... Riduzione dei parlamentari: Il taglio che nessuno voleva e che tutti hanno votato per paura

Roma, 8 Ottobre. Con soli 14 voti contrari, la Camera dei Deputati ha votato in ultima chiamata il provvedimento Costituzionale che taglia, quasi dimezzandolo, il numero dei parlamentari.

Dal punto di vista formale, della visibilità e probabilmente dei voti, per il Movimento 5 stelle si tratta di una vittoria storica, che va certo a compensare i dietrofront (vaccinazioni, Euro) e gli smacchi subiti su altri temi fortemente identitari, come la TAV, il TAP i referendum propositivi (che non sono neppure entrati nel programma dell’attuale governo).

Ma forse più ancora di una vittoria del M5S ci troviamo di fronte a un’incredibile débacle dello schieramento di sistema, che ha votato il provvedimento obtorto collo, al solo scopo di non presentarsi davanti all’opinione pubblica come ‘la casta’ lasciando, stavolta definitivamente, al solo M5S (in grave difficoltà) la patente di partito onesto ed espressione della volontà popolare.

L’immagine data di sé da tutti i rappresentanti dei partiti è stata grottesca. Tutti a inveire contro il 5 Stelle e a dichiarare inconcepibile, stupido, inutile, populista, gretto, il taglio dei parlamentari… e poi tutti a dichiarare il voto favorevole al provvedimento. A votare contro sono stati sparuti parlamentari in libera uscita, con voci tremanti oppure troppo roboanti, e che si sono ben guardati da prendere le distanze dai partiti di appartenenza.

Passa così una prima riforma costituzionale, destinata a portarsi dietro una nuova legge elettorale, su cui si accentrerà presto la battaglia politica.

O.N.