Quel Paese geniale: ponti al contrario, strade di plastica riciclata ed energie “pedalate”

Da ROTTERDAM ad HARDERWIJK – Solo qualche giorno fa pubblicavamo un articolo sulla capacità degli olandesi di produrre energia pulita pedalando in bicicletta, ma questo paese, grazie anche alle sue caratteristiche geografiche e morfologiche offre continui spunti di originalità, buon senso, utilità e fantasia.

E così, mentre a Rotterdam potrebbe presto diventare realtà il progetto Plastic Road della ditta VolkerWessels che propone una nuova forma di rivestimento stradale realizzato con la plastica riciclata, nella città di Harderwijk è possibile grazie ad un ponte sommerso raggiungere l’area cittadina di Flevoland, un’isola artificiale creata, udite udite, grazie a terreni bonificati e tre laghi artificiali.

Il ponte che sembra uscito da un quadro di Escher sta sott’acqua tre metri e si estende per 25 metri di lunghezza e 19 di larghezza. Attraversare il ponte sulle passerelle pedonali offre la sensazione di trovarsi sospesi sull’acqua. E’ l’acquedotto più piccolo al mondo e consente alle auto il transito senza intralciare o rallentare le imbarcazioni.

Tornando alla strada “riciclata” invece, possiamo osservare anche in questo caso benefici energetici, perché l’asfalto assorbe il calore e contribuisce significativamente all’aumento delle temperature nelle zone urbanizzate, mentre la leggerezza di questo asfalto non graverebbe troppo sul terreno rendendo anche più facile l’installazione di cavi sotto la superficie. Inoltre le varie parti possono essere prefabbricate e trasportate facilmente sempre grazie alla leggerezza abbreviando i tempi di realizzazione. Con questo sistema sia la posa su strada del rivestimento sia la manutenzione diventerebbero molto più semplici.

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