Sono enormi le somme incamerate dalle aziende farmaceutiche grazie ai vaccini resi obbligatori. Si sono montate campagne a tratti intimidatorie più o meno su qualunque cosa. Di contro, molto faticosamente, medici, esperti, volontari e genitori, supportati da una ormai ampia letteratura scientifica che mette in guardia sull’acclarata pericolosità dei vaccini tentano quantomeno, e contro un esercito soverchiante, di rendere libera una scelta.
E come al solito, come in ogni discorso che preveda interessi e denaro, si riversa su certa carta stampata e sui media l’eco diffusa dalle potenti multinazionali. Queste strutture poliedriche e potenti, hanno scovato nell’ammalarsi-per-potersi-curare un investimento sicuro portatore di guadagni incalcolabili. E un vaccino può ammalarti tutta la vita. C’è dunque la scienza dei profitti, contro la quale è sacrilegio soltanto pensare ad una malafede legata all’introito; e c’è la scienza che difendendo un principio d’informazione e libertà mette a rischio quei profitti immensi. Allora diventa scienza minore, magia, esoterismo, complotto… non conta nulla e va combattuta ad ogni costo. Al rogo le streghe!
E l’inquinamento? Non si alza nessun urlo contro questo male che uccide centinaia di migliaia di persone l’anno? Aria, cibo e acqua sono malati ma nessuna campagna d’informazione, nessun “allarme epidemico” viene lanciato con tanta preoccupazione come contro l’incubo sconsolante di un morbillo o di una influenza grazie alle quali abbiamo probabilmente rafforzato il nostro DNA nei millenni. Eppure tante persone sono in pericolo. E ci domandiamo: quand’è che avremo la possibilità di vaccinarci contro l’inquinamento? Nessuna caccia alle streghe in questo caso? Dove sono i titoli a caratteri cubitali e le coperture massicce e costanti sui giornali per mesi e mesi, sulla tragedia che riguarda così tante vittime? Il fatto è che le lobby potentissime producono esse stesse inquinamento e si creerebbe una sorta di surreale conflitto d’interessi.
C’è un’intera umanità che muore e che dovrebbe essere messa in guardia contro un cattivo modo di vivere, contro sé stessa e contro l’ambiente, costruttrice di un boomerang mortale che le torna contro sempre più impietosamente. Si informi la cittadinanza dunque, e si puniscano i costruttori di veleni e gli si impedisca di continuare a seminare morte indisturbati, piuttosto che umiliare e colpevolizzare chi non vuole accettare semplicisticamente la sola versione consentita: quella di chi ha soldi e potere.
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