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Pratola Peligna: identificata la donna che la notte del 16 agosto ha abbattuto la storica croce delle vittime delle Foibe Pratola Peligna: identificata la donna che la notte del 16 agosto ha abbattuto la storica croce delle vittime delle Foibe
Pratola Peligna. È stata identificata e convocata dalle forze dell’ordine, la donna che la notte del 16 agosto ha investito e abbattuto il monumento... Pratola Peligna: identificata la donna che la notte del 16 agosto ha abbattuto la storica croce delle vittime delle Foibe

Pratola Peligna. È stata identificata e convocata dalle forze dell’ordine, la donna che la notte del 16 agosto ha investito e abbattuto il monumento in memoria delle vittime delle Foibe, eretto sulla rotonda della strada provinciale in zona Capo Croce a Pratola Peligna. Si tratta di una signora di 70 anni, neopatentata. La donna residente a Raiano, quella sera si stava recando con la sua autovettura una Dacia a Sulmona, percorrendo strade secondarie per evitare il traffico. La donna arrivata all’incrocio con la strada Nolfese anziché imboccare correttamente la rotonda è andata dritta, abbattendo la pesante e storica croce di ferro e, di fatto, spezzandola alla base. Per poi fuggire pensando che, data l’ora tarda, nessuno l’avesse notata. Ma per fortuna non è andata così. 

L’incidente, infatti, è stato visto da un passante che ha anche scattato una fotografia per poi consegnarla ai carabinieri. Di qui sono partite le indagini e la convocazione della donna, che ora molto probabilmente rischia una denuncia per danneggiamento e che, soprattutto, dovrà farsi carico delle spese per il ripristino del monumento, sempre che sia possibile. «Si tratta di una croce in ferro che venne forgiata cinquanta anni fa – spiega il sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino – oltre che della targa che abbiamo fatto mettere in occasione dell’inaugurazione della rotonda. 

Avevo già interessato la Provincia del danno causato e della necessità di porvi riparo, perché la strada è provinciale ed è la Provincia formalmente responsabile. Se ora davvero è stato individuato l’autore, vorrà dire che agiremo nei suoi confronti per il risarcimento. Al di là del danno materiale è quello affettivo e storico che ci ha colpiti. Il monumento dopo l’incidente è stato recuperato e si trova ora in alcuni magazzini del Comune. Speriamo possa essere aggiustato».

M. M