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Muore il miliardario pedofilo amico dei Presidenti USA. Epstein trovato morto “suicida” nella prigione di  Manhattan Muore il miliardario pedofilo amico dei Presidenti USA. Epstein trovato morto “suicida” nella prigione di  Manhattan
New York. 10 Agosto. Il miliardario americano Jeffrey Epstein, condannato per numerosi casi di pedofilia già oltre dieci anni or sono, è stato trovato... Muore il miliardario pedofilo amico dei Presidenti USA. Epstein trovato morto “suicida” nella prigione di  Manhattan

New York. 10 Agosto. Il miliardario americano Jeffrey Epstein, condannato per numerosi casi di pedofilia già oltre dieci anni or sono, è stato trovato morto ieri nella sua cella del Correctional Center di Manhattan. Arrestato nuovamente Sabato 6 luglio con l’accusa di sfruttamento sessuale di minorenni, si era visto respingere il 23 dello stesso mese la richiesta di libertà, in subordine di arresti domiciliari nella sua casa di New York (valore 77 milioni di dollari) su cauzione, e poco dopo era stato trovato nella propria cella con ferite al collo che avevano fatto pensare a un tentativo di suicidio. Su quell’episodio le autorità del carcere non avevano fornito altri dettagli.

L’arresto di Epstein, sicuramente buon amico dei Clinton, ma anche vicino di casa di Trump, a Palm Beach, aveva già portato alle dimissioni del Ministro del lavoro Alexander Acosta, l’uomo che 11 anni fa, in quanto Procuratore Federale della Florida, aveva rimesso in libertà Epstein al tempo del suo primo processo. Negli Stati Uniti il caso Epstein era da tempo sulle prime pagine di tutti i giornali, e tanto i Repubblicani quanto i democratici erano in fibrillazione, a causa delle frequentazioni del miliardario (industriale dell’elettronica). La stampa ‘liberal’ è da luglio scatenata contro Trump, in particolare per sue dichiarazioni risalenti al 2008, ossia antecedenti al primo processo (“E’ una persona molto divertente da frequentare. Si dice anche che sia un amante delle belle donne, proprio come me e molte di loro sono … un po’ troppo giovani”) che però, a un esame obiettivo, fanno supporre che il Presidente non fosse a conoscenza della pedofilia di Epstein altrimenti non si sarebbe sbilanciato in dichiarazioni compromettenti. In un inevitabile contrappasso, la stampa conservatrice punta il dito su Bill Clinton. Epstein risulta un suo supporter, e fa scandalo oggi sapere che l’ex Presidente ha volato (anche lui prima dell’arresto del 2008 e della condanna lieve a 18 mesi per reati che prevedevano pene fino all’ergastolo) per 26 volte col jet privato del pedofilo: ossia proprio sul “Lolita Express” su cui avvenivano gli abusi sulle ragazzine e sui ragazzini.

Per capire le dimensioni dello scandalo, basterà aggiungere che, provatamente, sul “Lolita Express” è stato ospite anche il Principe Andrea d’Inghilterra.

Esperti, come italiani, della materia “suicidi in carcere per tacitare possibili rivelazioni”, memori delle morti di Giuliano e di Sindona, aspettiamo che le autorità federali spieghino all’opinione pubblica come è morto Epstein. Dopodiché non crederemo minimamente a queste spiegazioni, memori, ancora di come venne ammazzato Oswald, e confermeremo la nostra attuale opinione: Epstein è stato suicidato perché non potesse comprarsi, come d’uso negli stati Uniti, un bel patteggiamento, coinvolgendo in fatti di pedofilia chi proprio non può essere coinvolto.

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