26, 27 e 28 luglio
Al via, oggi, la mostra dedicata al grande archeologo e fotografo inglese, con alcuni scatti inediti dei paesaggi abruzzesi, a lui cari.
La rassegna organizzata nell’ambito del Festival “Prospettive distorte ’19” , a cura di Martina Villani, espone una serie di foto originali di Thomas Ashby (1874-1931) con stampe al carbone che ritraggono il caratteristico luogo dell’entroterra aquilano. Il paese, frazione di Anversa degli Abruzzi, conta solo 9 abitanti ma si rianima ogni estate anche grazie all’impegno di gruppi di giovani come appunto quello che si raccoglie intorno a “Ashby e l’Abruzzo“.
Ashby rientra in quella schiera di viaggiatori che attraversarono la penisola italiana a piedi o in bicicletta, percorrendo itinerari non convenzionali, lontani dalle grandi città, alla ricerca dell’autentica anima della tradizione italiana: della sua prestigiosa collezione fotografica ben 200 hanno immortalato e documentato un Abruzzo che non esiste più: si tratta di suggestive immagini di monumenti, di siti archeologici, di centri abitati e paesaggi, in cui prevale l’interesse per l’aspetto etnografico. L’elemento umano è fortemente caratterizzato dall’ambiente e dall’epoca. Contadini, personaggi con i costumi tradizionali, sono stati ritratti da Ashby prevalentemente in gruppi, mentre partecipano alle caratteristiche processioni in occasione di feste religiose, o durante lo svolgimento di fiere paesane.
La mostra, a ingresso libero a qualsiasi ora, è ospitata in un’abitazione privata, ex stalla ristrutturata, con Martina Villani sempre presente.
