Il Presidente della Regione Abruzzo appartiene a ua formazione e a uno schieramento fieramente avversi tanto al Reddito di cittadinanza quanto, soprattutto, al salario minimo garantito (9 euro l’ora lordi, 7 euro netti, 12.000 euro netti l’anno) proposto dall’attuale governo nazionale.
Desta perciò un certo scalpore la notizia secondo cui i due nuovi manager (su quattro) scelti con grande fatica da una giunta che stenta a dividersi il bottino del governo regionale, vedranno il loro compenso attestarsi sui 149,000 euro l’anno (approssimativamente un po’ più di 100.000 euro netti con un aumento del 50% rispetto a quello dei loro predecessori).
Il motivo per cui questo aumento è stato deciso è che si doveva perequare lo stipendio dei manager abruzzesi a quello delle altre regioni, non sia mai che andasse perequato al costo della vita in Abruzzo, paragonandolo a quello di Roma o di Milano. Ma tant’è.
L’altra cosa curiosa è che allo stipendio precedente venivano aggiunti dei bonus in base ai risultati raggiunti, mentre nel nuovo contratto i 149.000 euro sono garantiti a prescindere.
I manager scelti sono: Thomas Schael, ex direttore generale della Asl di Bolzano per la Asl Lanciano-Vasto-Chieti; Roberto Testa, da Roma alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila.