Mare Abruzzese balneabile, ma assai lontano dagli standard di eccellenza di altre regioni italiane.

Pescara, 11 Agosto. Ai fini della balneazione, i tratti di costa sono suddivisi in quattro diverse categorie: Eccellente, Buona, Sufficiente, Scarsa.

in Italia, abbiamo regioni come la Puglia, le cui acque sono eccellenti al 99 per cento, la Sardegna al 98 per cento, la Toscana al 97 per cento, la Basilicata al 95 per cento, la Calabria al 92 per cento l’Emilia Romagna al 91 per cento, più indietro la Campania con l’88 per cento e il Lazio, con l’84 per cento.

Destano perciò stupore le dichiarazioni trionfalistiche dell’assessore all’ambiente della Giunta Marsilio, Mauro Febbo, per il quale è un grande risultato avere esattamente questa situazione: Il 72% ‘eccellente’ , il 12% ‘buono’, il 7% ‘sufficiente’ e il 9% ‘scarsa’. Questi dati sono praticamente identici a quello dello scorso anno, e rispetto alla media nazionale sono pessimi. Dirlo però, secondo Febbo (dichiarazione a Rete 8), significa esser nemici dell’Abruzzo e del turismo. Se pensiamo che rispetto al 9% di ‘scarso’ abruzzese abbiamo in Italia una media dell’!,5%, ci sembra che ci sia ben poco da accusare e festeggiare e invece molto da lavorare.

Febbo rivendica anche le bandiere blu del lago di Barrea e del Lago di Scanno, che però sono dello scorso anno – new entry la riviera di Villalago, sempre sul lago di Scanno.

ovviamente nessuno avrebbe pensato di chiamare in causa l’Amministrazione Marsilio, in carica da pochissimi mesi, per la deludente performance, ma rivendicare queste cifre ci sembra invece un notevole autogol. Perché, infine, chiunque vada al mare a Pescara deve stare a tento a dove fa il bagno, e forse questa realtà tangibile è più forte delle solite, consuete e stucchevoli parole degli uomini politici.

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