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Lo schiaffo del Conte Lo schiaffo del Conte
Il Presidente Conte non te lo aspetti quasi mai con la spada sguainata, poichè il personaggio è di quelli silenziosi, competenti e consapevoli. Pericoloso... Lo schiaffo del Conte

Il Presidente Conte non te lo aspetti quasi mai con la spada sguainata, poichè il personaggio è di quelli silenziosi, competenti e consapevoli. Pericoloso insomma. Serio, professionale. Dall’altra parte c’è il politico del momento, Salvini. Scaltro, comunicatore, mano ferma, sicuro. Fino a ieri. Perché a disturbare il can che dorme, ogni tanto ti arriva una zampata. E che zampata! Se ne stava così Salvini, bello abbronzato, spaesato dalle prime derive estive, forte e sicuro di sé. E Conte non si svegliava ancora. Allora Salvini si è avvicinato di più e ha cominciato a dire quello che doveva dire, quello che dal primo momento aveva in animo, da quel 4 marzo che lo vide Ministro degli Interni. E quell’altro si sveglia, lo ascolta, lo guarda, sorride e va a riferire.

Mi chiedo come si deve essere sentito, Salvini, mentre quell’altro, calmo, senza battere ciglio, senza ironia e sguardo immobile spiegava la grande truffa agli italiani: “Salvini mi dice che visto il momento opportuno, vorrebbe capitalizzare il suo consenso attuale“. Ed ecco che la spada è sguainata. E gli dice tutte quelle cose che un Presidente del Consiglio dovrebbe dire ad un Ministro degli Interni che si crede improvvisamente il padrone: “Se il governo cade è colpa di chi sta in spiaggia, perché tutti gli altri hanno fatto e stanno facendo quello che c’era da fare“. Parla un contratto che solo adesso stava raccogliendo i primi frutti.

E mentre quello è inginocchiato nell’armadio in cerca di una felpa adatta al momento delicato, malgrado l’estate sia davvero calda, tutta l’Italia ha rivisto improvvisamente quel suo guinzaglio corto, quell’uscita di sicurezza che il sistema dietro a Salvini aveva imposto in caso le cose si fossero messe male. E quando metti in discussione certi interessi il guinzaglio viene tirato forte, e chi non è libero si ferma.

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