Questa volta non è retorica, il Paese è veramente sull’orlo del baratro. A cacciarci in questa situazione è stato Matteo Salvini cosciente o incosciente (stamattina siamo buoni) escutore dei desiderata dei grandi burattinai di Bruxelles e di oltre Bruxelles, i cui plenipotenziari italiani (grande industria, grandi banchieri, speculatori e politici ‘di rango’, come usa dirsi) vedevano la loro influenza e la loro impunità gravemente minacciate dal perdurare di un governo una cui parte menava fendenti da lasciare feriti sul campo. Chiedere a Roberto Formigoni per conferma. Nel momento in cui l’impero Benetton stava per prendere la più grossa scoppola della sua esistenza, e pagare a suon di miliardi di Euro la colpevole incuria che ha fatto crollare il Ponte Morandi è scattato l’allarme rosso, e Matteo Badoglio ha come si dice ‘staccato la spina al governo’. Solo che così si è suicidato. L’altro Matteo, l’eterno sconfitto, si è immediatamente prenotato per prenderne il posto, e Badoglio, dopo aver eseguito gli ordini, si ritrova a non contare più nulla, fuori dal governo lui anziché i 5 Stelle. La cui fine, nelle speranze dell’oligarchia è solo rimandata di qualche mese, il tempo che dovrebbe servire al PD per delegittimarli definitivamente di fronte a quella parte di opinione pubblica che ha sperato in loro per cambiare veramente questo Stato dei Pulcinella, questo teatro dei pupi che è la politica italiana.
L’Italia, come la Grecia, questo è l’obiettivo. L’UE ha bisogno di un forte paese esportatore, in cui gli stipendi siano abbastanza bassi, i diritti dei lavoratori abbastanza abbattuti, il territorio abbastanza massacrabile per poter produrre merci a basso costo. La Grecia è stato l ‘esperimento: fino a dove ci si può spingere nel togliere benessere e diritti, prima che nasca una forte reazione popolare? La Grecia ha dimostrato che non esiste limite, i popoli sono talmente anestetizzati che si potrebbe restaurare la schiavitù senza timore di veder nascere un qualche Spartaco. Dunque, risolviamo il problemino 5 stelle e andiamo. Matteo Badoglio ha adempiuto alla sua funzione, e adesso, che siano elezioni o governo con dentro gli sgherri renziani, poco cambierà.
Salvo miracoli, siamo nel baratro.
Ovidio
L’immagineè presa dal sito di Mauro Biani