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Lettera aperta a Carlo Maria Viganò Lettera aperta a Carlo Maria Viganò
Sette o otto milioni di italiani rifiutano di essere considerati “gregge”, chiunque si voglia fare “pastore” Gentile Viganò, ho avuto modo di leggere solo... Lettera aperta a Carlo Maria Viganò

Sette o otto milioni di italiani rifiutano di essere considerati “gregge”, chiunque si voglia fare “pastore”

Gentile Viganò, ho avuto modo di leggere solo oggi il suo messaggio di Natale, e approfitto dell’occasione per proporle alcune considerazioni.

Messaggio di Natale di mons. Viganò. Soprattutto a Chi Soffre l’Oppressione.

Quali sono i motivi per cui 7 o 8 milioni di Italiani stanno rifiutando il ricatto vaccinale, subendo per questo conseguenze anche gravissime, come la perdita del lavoro?

Ritengono la libertà un valore fondamentale ed irrinunciabile, non sono disposti ad essere trattati come pecore di un gregge. Non hanno alcuna fiducia nella scienza, tanto meno nell’autorità politica.

La sua coraggiosa posizione di difensore di questi principi, posizione che apprezzo, si scontra però in maniera del tutto inevitabile con la sua figura clericale e la sua appartenenza alla Chiesa Cattolica. E che oggi Lei sia considerato quasi un ‘eretico’ per le sue critiche a Papa Francesco, non mi pare sposti i termini della questione.

I primi a considerare il popolo un ‘gregge’ siete voi, che infatti vi auto-definite “pastori”. I peccatori sono pecorelle smarrite, e chi si azzardi a leggere per conto suo e a interpretare con la sua testa le “Sacre scritture” è un eretico. Che queste scritture siano “sacre” lo dite voi, e voi avete scelto i vangeli “corretti” scartando le altre decine di “vita di Gesù” che non vi aggradano.

Secondo lei, (giustamente) avere fede nella scienza di oggi e negli scienziati è un modo di non utilizzare la nostra intelligenza. Mentre aver fede nelle apparizioni della Madonna a qualche pastorella analfabeta sarebbe giusto e ben fatto.

Riporto testualmente: “Libera le nazioni dai cattivi governanti, dalla corruzione, dalla schiavitù del potere e del denaro, dall’asservimento al Principe di questo mondo, dalla menzogna della falsa libertà, dall’inganno di un falso progresso” … e fin qui, applauso…. Ma ecco la conclusione… : dalla ribellione alla Tua Santa Legge”.

Santa legge che ovviamente ci comunicano le gerarchie cattoliche, interpretando a piacere messaggi che Domineddio avrebbe mandato migliaia di anni fa agli ebrei.

Insomma, Viganò, per farla breve, la battaglia fra le schifezze vacciniste, totalitariste, e massoniche che sicuramente rappresentano il “male” e chi vuole semplicemente sostituirsi ad esse nel controllo e nella manipolazione degli uomini e delle donne, riprendendo il posto che è stato esattamente il suo per secoli e secoli, non è la battaglia libertaria e di presa di coscienza che stanno combattendo milioni di italiani, che dalla Chiesa Cattolica, direttamente o indirettamente, hanno avuto secoli di oscurantismo, privazione di diritti, ricatti morali e, non ultima, complicità col potere temporale, quello che lei nel suo messaggio indica come nemico dei popoli.

Mi creda, se vuole veramente combattere al nostro fianco, torni ad essere Carlo Maria Viganò, tolga quella qualifica di “monsignore”, (che oltretutto, visto il suo giudizio su Papa Francesco, che del resto è stato eletto dal Concilio, “ispirato dallo Spirito Santo” – o no?… proviene da un’istituzione del tutto squalificata…) provi ad assaporare con noi tutti il gusto della libertà, gettando a mare i dogmi e la pretesa “verità” di chi, nientemeno, pretende di parlare in nome di Dio.

Fabrizio Zani