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Le Sardine arrivano in Abruzzo, e si prendono Piazza Salotto (videointervista) Le Sardine arrivano in Abruzzo, e si prendono Piazza Salotto (videointervista)
Pescara, 7 dicembre 2019 “Ci vuless le sardell” recita l’ironico cartellone a doppio senso, che in chiave strettamente abruzzese rende più che chiaro il... Le Sardine arrivano in Abruzzo, e si prendono Piazza Salotto (videointervista)

Pescara, 7 dicembre 2019

Ci vuless le sardell” recita l’ironico cartellone a doppio senso, che in chiave strettamente abruzzese rende più che chiaro il sentiment generale.

Sulla scia dell’ormai noto movimento conosciuto anche come “prima rivoluzione ittica della storia” che, secondo il fondatore Mattia Santori sarebbe spontaneamente nato in risposta alle politiche dell’odio di Salvini, piazza salotto a Pescara si anima di circa 5 mila sardine festanti.

Il flashmob ha preso vita alle 18:30 circa, nella suggestiva Piazza Salotto addobbata a festa per le ricorrenze natalizie, gli organizzatori di cui abbiamo anche una breve intervista, parlano di manifestazione ben riuscita, noi di Ovidio News eravamo li, per cercare di comprendere meglio chi è il popolo delle “Sardine” e cosa hanno da dire, o non dire, in quanto da loro stessi definiti rivoluzionari silenziosi.

Nato da poco meno di dieci giorni, il folto gruppo Facebook di Sardine abruzzesi che conta ormai più di 14 mila iscritti, si è dato appuntamento ieri per manifestare pacificamente nella Pescara del Forzista Carlo Masci, quella stessa Pescara che vedeva neanche 4 mesi fa, glorificare Matteo Salvini a salvatore della patria mentre chiedeva al popolo pieni poteri.

Ha dato spettacolo uno degli organizzatori dell’evento Gennaro Spinelli, che con il suo violino, ha accompagnato i cori dei manifestanti che intonavano la canzone “Bella Ciao” diventata proprio per la sua attinenza alle lotte dei partigiani contro le truppe fasciste, la colonna sonora di questo movimento. Giriamo tra la folla per rubare qualche intervista, ma i manifestanti non sembrano favoreli a rilasciare dichiarazioni, qualcuno ne rimane infastidito, qualcun altro chiede a noi cosa stia accadendo in quella piazza. Troviamo il veterano dei movimenti spontanei che ha preso parte ai famosi girotondi, popolo viola e movimento arancione, sindacalisti in borghese, qualche deluso dall’abbandono improvviso delle piazze da parte dei 5 stelle e anche qualche deluso dalla sinistra che in questi ultimi anni ha dedicato tempo e soprattutto denaro a favore delle banche e delle lobby, in buona sostanza dunque, un movimento eterogeneo e accomunato da un unico filo conduttore, dire no a Salvini e a tutto il centrodestra.

Nel frattempo all’interno del movimento stesso, qualcuno inizia a scalpitare e a chiedersi quale possa essere il destino delle sardine, le prime insofferenze nei gruppi facebook cominciano ad evidenziarsi, in rete si azzardano addirittura fanta sondaggi, attribuendo al possibile ingresso in politica delle sardine un buon 22%, ma sarà davvero così? Davvero le sardine non hanno una loro identità partitica e puntano a qualcosa di più di una sana protesta di piazza? E Santori, che sta unendo migliaia di persone in tutta Italia grazie anche alla formula magica “nessun colore nessuna bandiera” alle urne, chi voterà per far si che la sua battaglia abbia un senso?

Riusciamo infine, a raggiungere due degli organizzatori del flashmob che ci rilasciano una breve intervista, cogliendo occasione per dare appuntamento alle prossime manifestazioni che avranno luogo a breve anche a L’Aquila, Teramo e Chieti.

Cassia

Intervista agli organizzatori dell’evento