Ovidio Network ha posto 3 + 3 domande ai candidati sindaco di Sulmona . Elisabetta Bianchi è la prima a rispondere, cosa di cui la ringraziamo
Elezioni Sulmona: tre + tre domande ai candidati – Ovidio Network
“Tu da che parte stai?”
Sul green pass
Se, come auspichiamo, l’unico obiettivo del Governo Italiano è sconfiggere la pandemia senza secondi fini, il green pass non rappresenta certo la soluzione al problema che stiamo vivendo ma anzi restituisce l’immagine di uno Stato subdolo che è pronto a sacrificare ambiti di autonomia, anche lavorativa, dei suoi cittadini per indurli alla vaccinazione pur di evitarne la responsabilità civile sull’obbligo. Sotto il profilo della qualità della vita e della prevenzione il tampone gratuito per tutti sarebbe invece maggiormente efficace specie alla luce del fatto che l’Italia pare sia l’unico Paese d’Europa ad aver introdotto delle limitazioni di libertà sulla mancanza di vaccinazione covid e quindi in mancanza di green pass per i cittadini con profili discriminatori imbarazzanti per uno Stato di diritto che ha il dovere di abbattere le differenze.
Su Luc Montaigner
Va debitamente premesso che il conferimento della cittadinanza onoraria attiene alle funzioni del Consiglio Comunale e che la relazione con il contesto cittadino è solo uno degli elementi di valutazione. In un contesto scientifico di così alta confusione indotta dal Covid il valore di uno scienziato insignito del premio Nobel per la medicina penso debba essere un riferimento certo ed imprescindibile. Dedicare uno spazio pubblico alla scienza ed allo sforzo della indomabile curiosità dell’essere umano finalizzata al benessere dell’umanità credo possa essere da esempio per tutti rispetto alla importanza del dubbio nel progresso dell’umanità non solo in campo scientifico.
Sull’ energia nucleare
Le caratteristiche del territorio di Sulmona ad alto rischio sismico ma anche l’assenza di un corpo idrico di grande portata finalizzato alle procedure ed ai complessi processi raffreddamento sicuramente non pongono il problema dell’insediamento a Sulmona degli impianti di produzione nucleare. Per quanto riguarda invece la denuclearizzazione in generale ricordo per esempio che l’impiantistica a base nucleare e radiologica oggi è il presidio di sanità più importante nel campo dell’indagine e del monitoraggio di alcune delle più importanti e diffuse malattie per cui gli ambiti applicativi del nucleare sono in totale sicurezza e più vicini a noi più di quanto siamo abituati a pensarli.
Sul referendum comunale
Sono fermamente convinta che la amministrazione partecipata debba essere metodo e non uno spot elettorale. Sicuramente quella referendaria è una metodologia di grande interesse ma ritengo che un sostegno del 20% sia troppo basso debba essere portato almeno al 40% in modo tale che l’iniziativa non sia appannaggio di piccole cerchie lobbistiche ma sia un’opera di informazione sociale e politica nella città.
Sulla rete economica locale
Richiamando gli studi universitari di Teoria generale della moneta presso la cattedra del compianto Professor Giacinto Auriti non capisco la resistenza culturale alla circolazione della moneta locale e al fatto che possa essere un’ipotesi su cui lavorare per svincolare la nostra economia prevalentemente dai condizionamenti economico-finanziari e sollevare i nostri prodotti dai vincoli del mercato globale e conquistare così piccoli spazi di autonomia.
Sulle commissioni elette dai cittadini
Direzione Sulmona ha una visione della vita amministrativa che considera l’essere umano ed il suo ambiente elementi da porre al centro del sistema dell’ente. La mia cultura di avvocato mi impone di ricorrere agli strumenti di partecipazione popolare che la legge istituisce. Se ai tempi di Gesù ci fosse stata la commissione eletta dai cittadini, forse Barabba sarebbe salito sulla croce?…
Elisabetta Bianchi