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La Sulmona fragile e senza politica: ennesima clamorosa spaccatura per Di Piero La Sulmona fragile e senza politica: ennesima clamorosa spaccatura per Di Piero
Tutti a dire chi si candida e per chi alle prossime elezioni provinciali e nessuno ad analizzare l’ennesima sconcertante spaccatura all’interno della coalizione Dipierina.... La Sulmona fragile e senza politica: ennesima clamorosa spaccatura per Di Piero

Tutti a dire chi si candida e per chi alle prossime elezioni provinciali e nessuno ad analizzare l’ennesima sconcertante spaccatura all’interno della coalizione Dipierina. Sarà che poi, cosa vuoi spaccare? Un qualcosa che non è stato mai unito? Certo che no. Risultano comunque evidenti le scelte non di unione che sinistra e destra, PD del circolo da una parte ed il medico particolare Proietti dall’altra, stanno attuando senza battere ciglio. Ovvero, mentre a destra si fa quel che si vuole, a sinistra, si fanno comunicati senza criticare nessuno o qualcosa in particolare, evidenziando il concorso di un determinato candidato e sottolineando, come è naturale, che mai si appoggerebbe Caruso. Eh già, perché Caruso è il nemico politico immediato, quello della porta accanto. Il nemico che in caso di vittoria avrebbe il medico Proietti dalla sua parte, quello grazie al quale Di Piero è divenuto, a sinistra, il sindaco di Sulmona. Tutti amici o tutti nemici dunque?Questa sera si recita a soggetto” o si attua “il gioco delle parti“? E, soprattutto, questi “uno nessuno e centomila” in cerca d’autore, quando lo troveranno un creatore adatto alla propria ipocrisia?

Le prossime elezioni provinciali vedranno contrapposti due attori della stessa lista sulmonese e cioè “Sulmona libera e forte”. Sono Francesco Perrotta con Vincenzo Giovagnorio presidente a sinistra e Maurizio Proietti con Caruso a destra; due consiglieri di una stessa lista che saranno seduti uno vicino all’altro nei banchi di maggioranza di Palazzo San Francesco. Le domande nascono spontanee: perché a Sulmona sono dalla stessa parte e fuori da Sulmona no? Come si potranno conciliare queste due distinte situazioni? Ma soprattutto: perché si continua a prendere per i fondelli la gente?

La lista provinciale della sinistra è pronta, è denominata Provincia in Europa – con Vincenzo Giovagnorio Presidente; e fra i candidati consiglieri chi andiamo a ritrovare? Antonella la Gatta (PD) e fin qui tutto bene. Poi spunta anche un certo Francesco Perrotta che per chi conosce un minimo la politica sulmonese ed i suoi padri recenti, intuisce benissimo chi e cosa si vuol rappresentare. La destra invece punta alla riconferma di Caruso col “Centrodestra unito” come vogliono affannosamente sottolineare da quelle parti (segno, probabilmente che di unità ce ne sta ben poca ovunque in tempi di magra). Ed il medico Proietti, come dicevamo, uno dei principali attori porta voti delle ultime amministrative sulmonesi. Egli una mattina si è svegliato e… bella ciao? Ma nooo! Si è infilato le braghe sbagliate… O, più semplicemente, scottato ancora dall’andata in bianco che gl’impedì l’ascesa a presidente del consiglio sulmonese, ha indossato quelle più adatte ma che stavano in fondo all’armadio. Poi si è subito vendicato, infischiandosene di tutto e riunendosi con i vecchi amici destrorsi.

Tutto normale per chi si è abituato ad una politica matrigna che adotta figliastri e li rivende al mercato nero. Per chi è invece più esperto dei meccanismi nuovi d’un motore riciclato, capisce bene che gli attori son sempre i soliti ignoti, ora dalla stessa parte per interesse, ora divisi per opportunità di avanzamento. Il fatto principale è che senza unità la città resta debole, lenta, imbrogliata sulle scrivanie degli Azzeccagarbugli, sempre più buco nero che risucchia e che non crea. E naturalmente resta fuori Gerosolimo dai giochi di palazzo, il padre scomodo: ma i figli son tutti lì, nessuno escluso. E poco conta da che parte. E’ il concetto che non cambia.

E pensare che sarebbe bastato non votare amici, parenti e regala-marchette per avere a Sulmona un quadro più limpido della situazione, perché se da un lato la politica resta la stessa, sui social divampano grandi polemiche fra risorgimentali, medievalisti e modernisti, tutti bravissimi a capire le cose come stanno ma con le mani tremanti dentro alla cabina elettorale.

Mirko Mocellin

Le liste. Sono due le liste a supporto del presidente uscente Angelo Caruso, ricandidato dal centrodestra unito: Provincia Insieme, direttamente collegata al sindaco di Castel di Sangro, e Per la provincia dell’Aquila, frutto degli equilibri tra i partiti della coalizione. Con Provincia Insieme sono candidati Daniele Almonti (consigliere di Castelvecchio Calvisio), Daniela De Dominicis (consigliere di Capestrano), Federica Di Bartolomeo (consigliere di Rocca Pia), Quirino D’Orazio (sindaco di San Benedetto dei Marsi), Ernesto Fracassi (consigliere comunale di Avezzano), Cinzia Martorelli (consigliere di Scurcola Marsicana), Maurizio Proietti (consigliere di Sulmona), Antonio Tarulli (consigliere di Campo di Giove); con Per la provincia dell’Aquila, gli uscenti Gianluca Alfonsi (consigliere di Gioia dei Marsi), Vincenzo Calvisi (consigliere comunale di Fossa), Berardino Morelli (consigliere comunale dell’Aquila) e poi Laura Cerroni (consigliere di Castelvecchio Calvisio), Settimio Dino Iacutone (consigliere di Celano), Alessandro Loreto Marcangeli (consigliere di Carsoli), Emiliana Salvati (consigliere di Capistrello), Gabriella Sette (consigliere di Pizzoli), Nunzio Tarantelli (consigliere di Pratola Peligna), Michela Tatarelli (consigliere di Ovindoli). A sfidare Caruso sarà Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo, sostenuto da un ampio fronte civico ispirato dal primo cittadino di Avezzano Gianni Di Pangrazio e dal centrosinistra. Avrà una lista a sostegno, denominata Provincia in Europa – con Vincenzo Giovagnorio Presidente. I candidati sono Fabio Camilli (sindaco di Acciano), Valter Chiappini (sindaco di Lucoli, in rappresentanza del comprensorio aquilano), Claudio Gallese (consigliere di Luco dei Marsi), Ida Ippoliti (consigliere di Trasacco), Antonella La Gatta (consigliere di Sulmona), Lorenzo Lorenzin (Sindaco di Cappadocia), Monica Palermini (Presidente del Consiglio di Canistro), Francesco Perrotta (consigliere di Sulmona), Carmine Silvagni (consigliere di Avezzano), Luisa Cornacchia (consigliere di Lecce nei Marsi).