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La sanità in Abruzzo cambia La sanità in Abruzzo cambia
La nuova riorganizzazione della rete ospedaliera sta per approdare in consiglio regionale. Ecco come: la rete di Emergenza e Urgenza (Hub e Spoke) dovrebbe... La sanità in Abruzzo cambia

La nuova riorganizzazione della rete ospedaliera sta per approdare in consiglio regionale. Ecco come: la rete di Emergenza e Urgenza (Hub e Spoke) dovrebbe essere riorganizzataì: ci saranno sette presidi sede di Dea di primo livello (L’Aquila, Avezzano, Lanciano, Vasto, Teramo), con due presidi, quelli di Chieti e Pescara, in connessione funzionale per specificità di Dea di secondo livello, il cosiddetto super-ospedale. Stesso destino dovrebbe toccare a L’Aquila-Teramo: nella riprogrammazione si fa riferimento alla necessità di completare il lavoro dell’apposita commissione per lo studio di fattibilità entro il 2019. Sei saranno gli ospedali sedi di Pronto Soccorso: Sulmona, Atri, Giulianova, S. Omero, Penne e Popoli.

Le strutture Dea di secondo livello dovrebbero assicurare  funzioni legate all’emergenza, tra cui la neurochirurgia, la cardiochirurgia, la terapia intensiva neonatale, la chirurgia toracica e la chirurgia vascolare.

Il primo livello, invece, deve garantire almeno le funzioni di osservazione e breve degenza, di rianimazione (attraverso spazi appositi, noti come sala rossa) e deve inoltre garantire interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica).


La rete di Emergenza e Urgenza (Hub e Spoke) è stata riparametrata così: ci saranno sette presidi sede di Dea di primo livello (Avezzano, L’Aquila, Avezzano, Lanciano, Vasto, Teramo), con due presidi, quelli di Chieti e Pescara, in connessione funzionale per specificità di Dea di secondo livello, il cosiddetto super-ospedale.
Non figurano i punti di primo intervento di Tagliacozzo e Pescina.

Due i Pronto Soccorso di area disagiata, ovvero Castel di Sangro e Atessa.

Cambia il sistema del 118: le centrali operative saranno ridotte da 4 a 2 (L’Aquila e aeroporto Pescara). Nel documento c’è anche la proposta di sospendere fino al 2021 la riconversione dei presidi ospedalieri ubicati tra comuni del cratere sismico.

La dotazione massima di posti letto prevista è pari a 4.846, di cui 3.929 per acuti e 917 per post-acuti: saranno attivati 155 nuovi posti letto per acuti e 243 per post-acuti. Definita anche la riorganizzazione dei reparti: le cosiddette Unità operative complesse (Uoc) saranno 179 (in riduzione da 219). Per quanto concerne le Unità Operative Semplici (Uos) lo standard di riferimento è 234, con incremento di 26.

I due centri Hub cardiochirurgici sono identificati presso il SS. Annunziata di Chieti e l’ospedale Mazzini di Teramo. Sono individuati due centri Hub neurochirurgici a Pescara e L’Aquila.

M. M