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La Procura di Lecce mette sotto accusa il TAP per violazione dei vincoli ambientali e chiede il processo per 19 manager delle aziende coinvolte La Procura di Lecce mette sotto accusa il TAP per violazione dei vincoli ambientali e chiede il processo per 19 manager delle aziende coinvolte
Michele Elia, Gabriele Lanza e Marco Paoluzzi – rispettivamente country manager, project manager e direttore dei lavori del cantiere TAP – avrebbero “realizzando le opere del tratto italiano del... La Procura di Lecce mette sotto accusa il TAP per violazione dei vincoli ambientali e chiede il processo per 19 manager delle aziende coinvolte

Michele Elia, Gabriele Lanza e Marco Paoluzzi – rispettivamente country manager, project manager e direttore dei lavori del cantiere TAP – avrebbero “realizzando le opere del tratto italiano del gasdotto marino e terrestre” anche “su aree sottoposte a vincolo paesaggistico e idrogeologico, dichiarate zone agricole di notevole interesse pubblico”. Avrebbero cioè violato le regole della Valutazione di impatto ambientale, in violazione dei vincoli paesaggistici e quel che è più grave, contaminato la falda acquifera sottostante al cantiere.

Queste le accuse mosse, a conclusione delle indagini, dalla Procura di Lecce (la pm Valeria Farina Valaori e il procuratore Leonardo Leone De Castris) ai tre e ad altre 16 persone: i rappresentanti legali di ditte incaricate dei lavori e i vertici della Trans Adriatic Pipeline – per i lavori del gasdotto Tap nel territorio di Melendugno, nel Leccese.

Nella stessa indagine era confluito l’esposto degli oppositori al TAP, che contestava ai vertici del TAP di aver violato la direttiva Seveso (che impone controlli più approfonditi a seconda delle dimensioni del cantiere in opera): per questo, la Procura ha disposto l’archiviazione.

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