Tehran: 176 morti sull’aereo ucraino precipitato dopo il decollo. Molti dubbi sulla versione ufficiale

Un Boeing 737-800 della Ukraine Airlines diretto a Kiev è precipitato ieri mattina poco dopo il decollo dall’aeroporto di Teheran, in Iran. A bordo c’erano 176 passeggeri e nove membri dell’equipaggio : secondo l’agenzia Echo di Mosca le vittime sono 11 cittadini ucraini, 63 canadesi, 82 iraniani, 3 tedeschi, 3 britannici, 10 svedesi e 4 afghani. Tra le vittime anche 15 bambini, come testimoniano le immagini dal luogo del disastro, che circolano su diversi media, con giocattoli e libri. Due passeggeri registrati sul volo non si erano imbarcati.

Compagnia aerea: “Improbabile un errore umano” I vertici della Ukraine International Airlines hanno affermato che la probabilità di spiegare lo schianto dell’aereo Teheran-Kiev con un errore dell’equipaggio è “minima”. “L’aereo era in buone condizioni”, ha detto il presidente della compagnia Evgeny Dykhne, sottolineando che “era uno dei migliori” e che il velivolo è stato revisionato il 6 gennaio. I rappresentanti della compagnia aerea hanno escluso la possibilità di un errore del pilota; in ogni caso sarà l’analisi delle scatole nere, ritrovate dalle squadre di ricerca iraniane, a far luce sulla causa dell’incidente.
Intanto, la US Federal Aviation Administration ha vietato a tutti i voli commerciali di entrare nello spazio aereo iraniano ed iracheno dopo il lancio di missili contro le basi militari Usa in Iraq, sottolineando “rischio” di “possibili errori di calcolo e di identificazione” in caso di lancio di missili.

M.M.