Quello che vedete in immagine è il titolo dedicato dall’ANSA, la maggiore agenzia giornalistica italiana, che rifornisce di notizie tutta la stampa e tutte le televisioni. Ieri è successa una cosa di una gravità inaudita, anche se largamente prevedibile: i Benetton hanno scritto nero su bianco che non intendono partecipare alla cordata Alitalia se non si risolve una serie di questioni riguardanti il piano industriale e le scelte dei futuri soci . Ma il cuore del comunicato di Atlantia (società della Holding Edizioni dei Benetton che detiene Società Autostrade) riguarda il rapporto col governo che deve ‘tenere presente l’equilibrio generale del gruppo’ con riferimento evidente alla probabile revoca della concessione a società autostrade.
Di questo non c’è praticamente traccia nel comunicato ANSA, anche se ovviamente la totalità dei giornalisti a è andata alla fonte e lo ha riportato.
Ci troviamo di fronte a due casi in uno.
Un privato che si fa beffe dello Stato, partecipando a un’operazione strategica di salvataggio avendo in mente soprattutto il salvataggio della propria gallina dalle uova d’oro.
La maggiore agenzia giornalistica italiana che si mette letteralmente al suo servizio.
Considerando una serie di vicende collaterali, dal tentativo di società autostrade di depistare l’indagine governativa sulle responsabilità del crollo del Ponte Morandi fino ai tredici milioni di Euro di buonuscita concessi al suo Amministratore Delegato Castellucci (300 milioni a morto è stato scritto) possiamo dire che una reazione del governo a questa ennesima, sia pur prevedibilissima, azione di pirateria economico-politica si impone.
Per quanto riguarda l’ANSA, non ci sono reazioni di alcun tipo da parte della federazione della stampa, e questo la dice lunga sullo stato dell’informazione in Italia.
Vedremo come evolverà la vicenda.
O. N.