Anna della Sabina
Fuori ci sono 40° all’ombra e non desideriamo altro che bere qualcosa di gustoso e fresco per dissetarci. Cosa c’è di meglio di un infuso/tè freddo?! Quindi continua a leggere e ti spiegherò come preparare il tuo infuso/tè preferito con l’infusione a freddo! Ci sono tecniche diverse, ma in questo articolo parlerò della classica infusione a freddo e della tecnica nipponica Kōridashi. Partiamo dalla prima, chiamata “cold brew”, in cui è sufficiente mettere le foglie in infusione per qualche ora (almeno 6) in acqua fredda. La miscela va conservata in frigo e, passato il tempo di infusione, filtrata e consumata nell’arco delle 24 ore successive; anche in questo caso potrete dolcificare a vostro piacimento. La Kōridashi, invece, si basa sull’utilizzo di cubetti di ghiaccio posti all’interno di una teiera con le foglie di tè che sciogliendosi completamente produrranno il tè freddo. Questa tecnica affascinante è molto più lunga della prima e non consente di produrre grandi quantità di tè freddo; ciò non di meno, è la tecnica per veri intenditori, per coloro che vogliono gustare l’essenza delle foglie di tè. Ora che abbiamo visto le tecniche, vi starete chiedendo che tipi di tè/infusi fare a freddo e in che dosi. Beh, per entrambe le tecniche è preferibile scegliere tè e infusi fruttati e floreali che meglio si prestano per composizione ad essere fatti freddi anziché le miscele prettamente invernali le cui spezie potrebbe risultare eccessive. In particolare, per la Kōridashi sono da preferire i tè verdi giapponesi Sencha ed i tè gialli e bianchi, rari e pregiati, con sapori delicati e fruttati. Per finire, passiamo alle dosi, per la tecnica classica la ricetta prevede 6 cucchiai per 1.5lt d’acqua. Vi consiglio di partire sempre dalla ricetta base per poi aggiustare a vostro piacimento aumentando o diminuendo le dosi. Mentre, per la Kōridashi dovrete utilizzare 10 gr di tè.