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Governo rimandato a settembre: il voto inutile Governo rimandato a settembre: il voto inutile
Il panorama politico nazionale è in grande difficoltà. Parliamo non soltanto di un astensionismo che in Italia a fine settembre supererà largamente il 50%,... Governo rimandato a settembre: il voto inutile

Il panorama politico nazionale è in grande difficoltà. Parliamo non soltanto di un astensionismo che in Italia a fine settembre supererà largamente il 50%, ma di un sistema che ha relegato il governo ad un ruolo minoritario, trasformandolo da decisionale ad impiegatizio. Vedremo (ancora una volta) poi quali sono i nuovi padroni.

L’attuale legge elettorale, criticata da tutti ma mai cambiata, agevola questa situazione di marginalità dei governi. Essendo di fatto improbabile una maggioranza assoluta del singolo partito, il sistema costringe anime diverse a formare complicatissime alleanze d’intesa più o meno larghe. Questo giochetto permette a piccole minoranze di mettere in crisi il governo, azzerando ogni proporzione e limitando la democrazia del voto. Alla caduta del primo Conte il 33% dei Cinquestelle è stato pareggiato dalla Lega al 17%. Per la caduta del Conte due è bastato molto meno, un pugno di parlamentari di Matteo Renzi confluiti nella neo formazione di Italia Viva.

Naturalmente tutto questo ha dato inizio (o seguito) a quella politica del compromesso, che per consentire la governabilità, denuda ogni partito dei suoi ideali assoluti, innescando un domino di fallimenti etici e morali che nel tempo sta convincendo gli italiani ad un fatto incontrastabile: che il loro voto non solo non conta nulla, peggio ancora, che in caso di vittoria il partito di riferimento sarà costretto a rinunciare a buona parte della sua identità per non cadere nel giro di pochi mesi. Chi nel 2018 ha votato Cinquestelle si è trovato al governo con Berlusconi.

Le scuse sono state molte per fare accettare il vergognoso scandalo e create ad arte: più destabilizzi e più ti sarà consentito lo scandalo. La madre vera di ogni popolo si chiama paura. Quando hai paura diventi egoista e non pensi seriamente a quel che avviene fuori dalle tue mura. Inoltre ti è stato concesso un ottimo sistema di sfogo: un piccolo quadrato luminoso coi tasti per insultare il mondo senza uscire di casa e vendere fumo agli allocchi.

La pandemia creata in laboratorio, fatto ad oggi dimostrato e incontestabile, non ha diffuso soltanto un virus, molto di più, ha modificato il concetto di libertà, trasformandola da individuale diritto di procedere secondo la propria volontà a matrigna vassalla di una non bene imprecisata libertà altrui. “La libertà finisce quando inizia la libertà dell’altro”. La libertà non finisce mai, l’ideale non è come la politica, non accetta compromessi. Qualunque sia il prezzo.

La guerra del “mò te meno ma non troppo”, altra ipocrisia del chi “dona” armi ma non combatte, di chi manovra le opinioni della gente vendendo propaganda a basso costo grazie a giornali e televisioni vendute ai nuovi padroni. Personaggi che non esisterebbero senza il vero e mai contestato “Reddito di cittadinanza” con cui si finanziano carrozzoni obsoleti come i giornali schierati.

Contributi cha fanno riferimento all’anno 2017

Ma chi sono i nuovi padroni? Quelli che speculando hanno comprato un’intera generazione a rate, con infinita pazienza e metodico lavorio. Quelli che hanno costretto i governi a vendere pezzi del proprio paese, ad indebolire sanità e cultura per favorire le industrie della guerra, dei medicinali e dell’alimentazione. Quelli che hanno lasciato ammalare il pianeta d’inquinamento, quelli che hanno comprato speculando, arricchendo pochissimi ed impoverendo gli altri. I costruttori del debito, i banchieri dell’economia contemporanea, venditori di potere a tutti i livelli e fornitori di capi di governo loro “impiegati”, traditori della bandiera e del popolo, governanti marchiati dalla logica di arricchire il padrone per vivere agiatamente. Rispettati Perfino, da vassalli, valvassori e valvassini che fino all’ultimo gradino della scala sociale rimediano finanche quattro briciole per restare dentro al sistema; ché pochi denari bastano oggi per comprare anime impaurite, ammalate, inquinate, bombardate, private del senno e della cultura, in saldo al 90%.

Mirko Mocellin